Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.
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Le <strong>di</strong>stinzioni <strong>di</strong> base, da cui possiamo partire nella nostra<br />
osservazione, riguardano l'oggetto rappresentato che, già in sé,<br />
porta delle caratteristiche peculiari che automaticamente vincolano<br />
la sua rappresentazione. Questi attributi riguardano la <strong>di</strong>mensione,<br />
il tipo, la destinazione d'uso, i materiali <strong>di</strong> cui è costituito, il<br />
contesto in cui va inserito, lo stile architettonico, etc. Ad esempio,<br />
è chiaro che un oggetto architettonico <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni è più<br />
agevolmente rappresentabile nel suo complesso, ed anche con un<br />
dettaglio apprezzabile, mentre un e<strong>di</strong>ficio molto grande potrà<br />
incorrere più facilmente a sud<strong>di</strong>visioni nella rappresentazione, e la<br />
sua visione globale sarà meno dettagliata, a meno che non<br />
<strong>di</strong>sponiamo <strong>di</strong> immagini enormi. Per quanto riguarda la<br />
destinazione d'uso, invece, ad esempio potremmo aspettarci tipi <strong>di</strong><br />
rappresentazione <strong>di</strong>versi a seconda che l'oggetto sia, ad esempio,<br />
un museo oppure una banca, poiché, a fini <strong>di</strong>vulgativi, l'immagine<br />
del primo dovrà suscitare impressioni <strong>di</strong>verse rispetto a quella del<br />
secondo.<br />
Anche la forma dell'oggetto, come abbiamo sottolineato<br />
precedentemente, avrà notevole influenza su alcune scelte<br />
rappresentative. Inoltre la scelta del punto <strong>di</strong> vista dell'immagine<br />
risulterà fondamentale e mirata verso determinati scopi. Avremo<br />
dunque immagini che ritraggono spazi interni o esterni, oggetti<br />
vicini o lontani, viste complessive o <strong>di</strong> particolare.<br />
Una riflessione particolare merita la scelta dell'inquadratura<br />
dell'immagine, ovvero del punto <strong>di</strong> vista del suo ipotetico<br />
osservatore, in rapporto alla forma dello spazio architettonico<br />
rappresentato. Osserviamo, in alcune immagini portate ad<br />
esempio, come l'effetto scenografico e l'esaltazione <strong>di</strong> alcuni<br />
aspetti spaziali, siano favoriti da determinate scelte <strong>di</strong><br />
inquadratura. Nel caso l'oggetto rappresentato presenti forti<br />
elementi <strong>di</strong> asimmetria, la vista frontale indurrà ad un imme<strong>di</strong>ato<br />
confronto delle parti rispetto all'asse <strong>di</strong> simmetria, accentuando le<br />
<strong>di</strong>fferenze (figura 39). Ma la visione centrale accentua anche gli<br />
elementi che si trovano in posizione centrale, ed è scelta spesso<br />
per esaltare l'organizzazione simmetrica <strong>di</strong> uno spazio (figura 40).<br />
39 40<br />
160<br />
39. S. Holl, Museo <strong>di</strong><br />
arte contemporanea<br />
Kiasma, Helsinki<br />
40. C. Scarpa,<br />
progetto <strong>di</strong> pa<strong>di</strong>glione<br />
provvisorio, Lido <strong>di</strong><br />
Venezia, 1948