Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.
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4. Analisi sincronica. In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> continuità<br />
tra le regole espressive nella storia del <strong>di</strong>segno del progetto<br />
architettonico<br />
Giunti finalmente a trarre alcune conclusioni su questa<br />
osservazione storica, sembra palese che, come afferma anche il<br />
De Rubertis, il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> progetto sia il prodotto della cultura a cui<br />
appartiene 1 e, come tale, non possa che essere influenzato dalle<br />
basi concettuali che lo sostengono e dal substrato scientifico che<br />
lo rende realizzabile, anche in <strong>di</strong>pendenza dalle <strong>di</strong>sponibilità<br />
strumentali per la sua realizzazione e <strong>di</strong>vulgazione.<br />
Consci <strong>di</strong> questa realtà, si è provato a ricercare una sorta <strong>di</strong><br />
continuità che accompagni il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> progetto dalla sua nascita<br />
sino all'attualità. Questa continuità è connessa con le esigenze <strong>di</strong><br />
rappresentazione intrinseche dell'architettura e, come vedremo in<br />
conclusione, è forse la chiave per impadronirsi consapevolemente<br />
<strong>di</strong> nuovi meto<strong>di</strong> e strumenti progettuali.<br />
Alcune delle considerazioni sul rapporto rappresentazioneprogetto<br />
sono state passate in rassegna nei precedenti capitoli, e<br />
in quest'ultimo si è tentato <strong>di</strong> definirne alcune delle regole<br />
espressive, osservando quando e come queste sono influenzate<br />
dai cambiamenti culturali e tecnologici. Si è provveduto anche a<br />
<strong>di</strong>scernere i ruoli del <strong>di</strong>segno nel processo progettuale,<br />
sottolineandone alcuni aspetti del rapporto con la composizione<br />
architettonica.<br />
Il primo passo sarà quello <strong>di</strong> riassumere i meto<strong>di</strong> e le tecniche,<br />
riconsiderando concetti espressi nei capitoli precedenti, e stavolta<br />
confrontando, in una visione globale ed alla luce <strong>di</strong> tutti gli esempi<br />
raccolti, le implicazioni che <strong>di</strong> volta in volta si inducono nell'atto<br />
progettuale, al variare delle scelte del sistema rappresentativo<br />
usato.<br />
Si sono in<strong>di</strong>cati, poi, alcuni espe<strong>di</strong>enti espressivi ricorrenti nella<br />
storia, che al variare del loro uso si caricano <strong>di</strong> significati simbolici<br />
e referenziali per il progetto. Sono stati infatti analizzati l'uso <strong>di</strong><br />
riferimenti grafici figurativi nel <strong>di</strong>segno e alcune scelte compositive<br />
che si riflettono sull'espressività dell'immagine <strong>di</strong>segnata.<br />
Si è tentato <strong>di</strong> classificare le <strong>di</strong>verse esigenze che il <strong>di</strong>segno si<br />
trova a dover sod<strong>di</strong>sfare nell'iter progettuale, a seconda delle<br />
funzioni e delle finalità cui è destinato, sia dal punto <strong>di</strong> vista del<br />
contenuto da esprimere, sia dal punto <strong>di</strong> vista della sua<br />
destinazione. In particolare si sono approfon<strong>di</strong>ti due aspetti<br />
fondamentali del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> progetto, quello che ne<br />
contrad<strong>di</strong>stingue il primo inveramento del concepimento ideale, e<br />
quello che ne caratterizza la comprensione e comunicazione della<br />
complessità.<br />
Inoltre, per la ricchezza <strong>di</strong> possibilità, si è de<strong>di</strong>cata una sezione<br />
specifica all'esposizione dei vari mo<strong>di</strong> d'uso del colore per la<br />
rappresentazione del progetto.<br />
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