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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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la decontestualizzazione dell'opera. Questo è quello che succede,<br />

come abbiamo visto nel secondo capitolo, anche alla<br />

rappresentazione <strong>degli</strong> spazi virtuali. Così la ragion d'essere<br />

dell'architettura si slega dal mondo fisico, e vive esclusivamente<br />

nel mondo della rappresentazione, donandole piena libertà<br />

espressiva ed avvicinandola alle arti figurative.<br />

15<br />

3.2.2. Arti figurative e <strong>di</strong>segno architettonico<br />

Nel corso della sua esistenza, l'architettura non è mai stata<br />

una <strong>di</strong>sciplina isolata dal contesto, sia scientifico che culturale. In<br />

essa hanno confluito, a volte contemporaneamente, implicandosi<br />

a vicenda, gli sviluppi tecnologici ed i fermenti concettuali<br />

caratteristici della propria epoca. Ma quando i riferimenti<br />

concettuali al pensiero culturale si sono sviluppati a prescindere<br />

dalle possibilità costruttive <strong>di</strong>sponibili, l'architettura ha ampliato il<br />

suo <strong>di</strong>stacco dalla tecnica, avvicinandosi alla sperimentazione<br />

formale e figurativa. L'autonomia concettuale dell'architettura dalle<br />

capacità costruttive ha iniziato a prendere coscienza delle proprie<br />

possibilità <strong>di</strong> esistenza singolare proprio grazie al <strong>di</strong>segno.<br />

L'ispirazione concettuale del progetto <strong>di</strong> architettura ha tratto<br />

beneficio dallo scambio con altre forme d'arte e <strong>di</strong> cultura, tanto<br />

che oggi gli spunti ideologici <strong>di</strong> molte teorie compositive derivano<br />

dai campi più <strong>di</strong>sparati, dalla musica alla biologia, dalla filosofia<br />

alla matematica, dalla pittura al cinema, e così via sino ai<br />

riferimenti più originali ed inimmaginabili. Tali esperienze non sono<br />

mancate neppure prima dell'avvento del computer, ma è certo che<br />

l'enorme flessibilità <strong>degli</strong> strumenti <strong>di</strong>gitali e la loro capacità <strong>di</strong><br />

essere adattati ad ogni esigenza, ha costituito una liberazione<br />

dell'aspetto concettuale dall'inerzia dello strumento<br />

rappresentativo. Di conseguenza sul <strong>di</strong>segno e attraverso <strong>di</strong> esso<br />

16<br />

117<br />

15. Ron Heron<br />

(Archigram), Walking<br />

City, 1964<br />

16. Coop<br />

Himmelb(l)au (Wolf D.<br />

prix e Helmut<br />

Swiczinsky), progetto<br />

non realizzato, per<br />

l'Unità d'abitazione<br />

Cloud, Living Cloud,<br />

1968-1972

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