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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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<strong>di</strong> questo paragrafo ripropongo dunque qualche immagine che<br />

sottolinea questo paragone, dove la decisione grafica e la<br />

concitazione del segno manuale del Sacripanti si trovano affiancati<br />

all'impersonale, ma precisa e chiara restituzione <strong>di</strong>gitale <strong>di</strong> alcune<br />

immagini del modello virtuale, dove si riconoscono in particolare<br />

alcune delle poetiche descritte nel secondo paragrafo, come<br />

quella dell'assenza <strong>di</strong> contorno e della luce (figure dalla 19 alla<br />

23) 19 .<br />

4.2. Uso <strong>di</strong> riferimenti simbolici concettuali, <strong>di</strong>mensionali e<br />

contestuali<br />

Uno <strong>degli</strong> espe<strong>di</strong>enti più <strong>di</strong>ffusi per conferire un certo<br />

significato ad uno spazio <strong>di</strong>segnato, è l'utilizzo <strong>di</strong> riferimenti a<br />

figure simboliche. La rappresentazione <strong>di</strong> queste figure può<br />

spaziare dall'estrema convenzionalità all'opposta<br />

personalizzazione.<br />

Le occasioni d'uso <strong>di</strong> questi riferimenti sono sostanzialmente<br />

riconducibili a tre.<br />

La prima esigenza è <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne concettuale, cioé attraverso<br />

l'inserimento <strong>di</strong> una determinata figura simbolica si aggiunge un<br />

significato <strong>di</strong> contenuto all'immagine. Ad esempio il semplice<br />

inserimento <strong>di</strong> una figura umana, anche stilizzata, permette<br />

l'imme<strong>di</strong>ato riconoscimento del significato <strong>di</strong> spazio in<br />

un'immagine altrimenti priva <strong>di</strong> riferimenti <strong>di</strong> contenuto. Oppure il<br />

posizionamento <strong>di</strong> figure umane o altri simboli, come arre<strong>di</strong> o<br />

macchine, e elementi <strong>di</strong> vegetazione, può simboleggiare, in<br />

alternativa al testo, la <strong>di</strong>fferenziazione <strong>di</strong> destinazione d'uso <strong>degli</strong><br />

ambienti.<br />

La seconda esigenza è <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>mensionale, cioé con<br />

l'inserimento <strong>di</strong> riferimenti simbolici in scala opportuna, si<br />

aggiunge un significato <strong>di</strong> grandezza e or<strong>di</strong>ne spaziale<br />

all'immagine. L'espe<strong>di</strong>ente è <strong>di</strong> lontana invenzione, ma è usato<br />

tantissimo e forse abusato nella rappresentazione<br />

24<br />

25<br />

155<br />

24. Incisioni rupestri<br />

con abitazioni e figure<br />

umane, Naquane<br />

(Valcamonica), età del<br />

Bronzo (15.000 a.C.<br />

ca.), ri<strong>di</strong>segnato<br />

25. UN Stu<strong>di</strong>o,<br />

Facoltà <strong>di</strong> Architettura,<br />

Venezia, 1998

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