NTA PRGC_VAR7 maggio 2011 - Comune di Vinovo

- ristorazione;
- vendita e degustazione di prodotti enologici tipici;
- congressuali;
- ricettiva;
- studio e promozione turistica;
- intrattenimento, feste, spettacoli.
d) per le aree SP.I/p: autorimesse e parcheggi pubblici e privati di interesse pubblico;
e) indipendentemente dalla classificazione di cui alle lettere a), b), c) e d), le aree SP.I/v n.78 e
SP.I/a n.317, per esigenze della Protezione Civile, sono preposte anche all’accoglimento di
un’area attrezzata per l’atterraggio ed il decollo di elicotteri;
f) per le aree SP.I destinate a servizio degli insediamenti produttivi sono consentite le seguenti
destinazioni: autorimesse e parcheggi, verde attrezzato, destinazioni ricettive (ad es: motel di
livello locale, mense aziendali, strutture alberghiere), servizi sportivi e per il tempo libero,
servizi sanitari, di assistenza informatica, servizi terziari (agenzie bancarie, bar, tabacchi,
giornali), di assistenza tecnica (centro assistenza veicoli, autolavaggi, centri di prima raccolta
di rifiuti industriali).
g) per le aree SP.I/v n. 702 e SP.I/v n. 705, a causa del loro inserimento in elementi naturali di
particolare valore paesaggistico, vale quanto prescritto all’art. 43 per le aree urbanistiche in
zona EE/sa (zona agricola di salvaguardia ambientale).
Le quantità edificabili consentite nelle aree SP.I non sono specificate dal P.R.G., ma
disciplinate dalle relative leggi di settore, nel caso di interventi pubblici, e dalle relative
convenzioni nel caso di interventi privati. La localizzazione, l’uso ed il regime immobiliare
delle attrezzature di servizio, qualora non realizzate e/o gestite direttamente dal Comune,
devono essere disciplinate da specifico convenzionamento tra l'Amministrazione comunale, gli
operatori, le aziende e gli utenti di tali servizi.
Gli interventi sulle aree a servizi devono sempre rispettare le prescrizioni geologiche
eventualmente contenute nell'elaborato AT3.1 "Relazione geologica".
I cambi di destinazione d'uso fra quelle classificate ai precedenti punti a), b), c), d), sono
possibili e non costituiscono variante al P.R.G.; essi devono però risultare definiti da apposita
deliberazione di Consiglio Comunale.
Parimenti il P.R.G. non prescrive le quantità parziali dei punti a) b) c) d) indicate all'Art. 21
della l.u.r. 56/77.
Gli spazi di cui al punto d) possono essere realizzati sotto sedimi pubblici (vie, piazze,
giardini, etc.) anche da parte di privati nel rispetto delle modalità e delle condizioni previste
dall'Art. 9 della legge 122/1989.
Ai fini della cessione gratuita o della monetizzazione delle aree per usi pubblici,
valgono le previsioni indicate all'interno della relativa Scheda d'Area e delle convenzioni che
disciplinano gli interventi all'interno degli S.U.E. dei permessi ex Art. 49 l.u.r. 56/77.
In mancanza di tali previsioni specifiche valgono invece le seguenti regole generali:
a) le aree urbanistiche SP.I, indicate in cartografia con apposita simbologia, relativo numero
d'area e specifico dimensionamento nei Quadri sinottici, non sono monetizzabili;
b) per le aree a servizi poste internamente al SUE, l'assoggettamento ad uso pubblico è
possibile nella misura prevista dall'Art. 21 della l.u.r. 56/77, calcolata sulla quantità "servizi
per fabbisogno interno", sempre che ciò non risulti in contrasto con la normativa di zona e
con l'eventuale Scheda d'Area;
c) le aree per servizi pubblici non riportate in cartografia, ma da dismettere in attuazione di
S.U.E. già appositamente perimetrati sulle tavole di P.R.G., sono dimensionate nei Quadri
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