NTA PRGC_VAR7 maggio 2011 - Comune di Vinovo

Nelle zone agricole confinati con le zone di tipo BR.I/s e BR.IV è sempre ammessa la
recinzione, a protezione dei fabbricati, secondo i criteri della zona appartenente
all’edificio residenziale e con le modalità di cui al sopracitato punto 1.
Nelle zone EE/sa le recinzioni fisse dovranno essere realizzate integralmente in legno
sulla base di un progetto autorizzato dall’Amministrazione Comunale; l’eventuale
ricostruzione di recinzioni già esistenti dovrà avvenire secondo le modalità richieste
per le zone BR.I/s e BR.IV.
Recinzioni e zoccolature di altezza diversa possono altresì essere ammesse per conseguire
l’allineamento con quelle contigue, al fine di mantenere l’unità compositiva o nel caso di
rifacimento o restauro di recinzioni esistenti.
Le recinzioni esistenti difformi dalle prescrizioni delle precedenti lettere a), b), c) possono
essere assoggettate esclusivamente a manutenzione ordinaria e straordinaria; è ammessa la
loro demolizione e ricostruzione nella forma originaria, secondo le indicazioni del presente
articolo. Per gli edifici ricadenti nell’Insediamento Urbano di carattere Ambientale (I.U.A.)
è consentita la realizzazione di nuovi divisori o recinzioni, mantenendo però i caratteri
storico-architettonici dell’edificio principale e del contesto in cui si pongono: non dovranno
superare l’altezza massima di 2,00 m, e dovranno essere esclusivamente utilizzati materiali
quali pietra, laterizio, legno, anche se posti a mascheramento di una sottostante struttura
portante in cemento.
Le cancellate devono essere realizzate esclusivamente del tipo “ a giorno ” ed utilizzare
materiali quali: ferro e cemento armato; inoltre dovranno essere di semplice fattura, ed
adottare disegni che si ispirano alla tradizione decorativa locale.
b) Muri contro terra:
1) i muri contro terra sono ammessi purché la loro altezza massima non superi i 3 m; è
ammesso superare dislivelli maggiori mediante la realizzazione di muri contro terra a
gradoni dove ogni parete verticale (non superiore a 3 m) risulti arretrata rispetto alla
precedente di almeno 2 m. Sui terrapieni posti tra le pareti si richiede la messa a
dimora di essenze vegetali locali allo scopo di ridurre l'impatto visivo dell'opera di
contenimento;
2) in particolare per le zone urbanistiche BR.I/s e BR.IV e per le aree di pertinenza di
tutti gli edifici posti esternamente a tali zone, ma individuati sulla cartografía di
progetto come Beni Culturali Ambientali (ai sensi dell'Art. 24, 1.u.r. 56/77, L 1089/39,
L. 1497/39) e fermo restando il rispetto di specifici vincoli indicati nella cartografía
medesima, è ammesso il ripristino dei muri controterra esistenti, mentre la
realizzazione di quelli nuovi è subordinata alle seguenti regole:
* siano rispettati i limiti di cui al precedente punto 1);
* siano utilizzati materiali di finitura uguali o coerenti con quelli tradizionali nel
rispetto della caratterizzazione storico-architettonica dell'edificio e dell'ambiente.
Nelle zone EE/sa è invece esclusa la costruzione di muri contro terra comunque realizzati,
mentre è ammessa la ricostruzione di quelli esistenti secondo le modalità richieste per le
zone BR.I/s e BR.IV.
Le presenti prescrizioni potranno essere successivamente integrate da quelle contenute
nel Regolamento Edilizio e da eventuali studi di settore qualora essi contengano indicazioni più
puntuali.
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