NTA PRGC_VAR7 maggio 2011 - Comune di Vinovo

l’atto unilaterale con cui il proprietario del fondo di decollo si impegna a non
realizzare la propria volumetria o parte di essa deve essere trascritto sui pubblici
registri immobiliari.
Resta inteso che l’edificazione della volumetria trasferita debba rispettare le norme
previste dalla legislazione locale, regionale e nazionale in materia di edilizia (distanze
dalle strade, dai confini, altezze, confrontanze, …).
Art. 6bis Strutture distributive di commercio al dettaglio – Adeguamento del PRGC
al D.Lgs. 114/98 e alla L.R.28/99
Nell’ambito del territorio urbanizzato si individuano, ai sensi dell’art. 6, comma 5, del
D.Lgs. 114/98 e della D.C.R. 563-13414/99, indipendentemente dalla classificazione di cui ai
punti 1), 2), 3), 4), 5) del precedente articolo 5, le aree a vocazione commerciale (addensamenti
e localizzazioni), e le tipologie distributive compatibili con ciascuna di esse. La compatibilità
costituisce una specificazione della destinazione d’uso “commercio al dettaglio” ed opera nel
rispetto degli indici di edificabilità, degli standard e dei parametri stabiliti dal PRG, dalla D.C.R.
563-13414/99, e della L.R. 56/77 s.m.i.
a) Delimitazione e classificazione degli addensamenti commerciali.
A1 – Addensamento storico rilevante – è costituito dal poligono costituito dalle vie A.
Gioanetti, Marconi, S. Bartolomeo, P. Mazzolari, S. Desiderio e Cottolengo, come meglio
individuato sulla Tav. 51 - Ambiti di insediamento commerciale.
A4 - Addensamenti commerciali urbani minori – sono individuati sui fronti dei seguenti
tratti di vie:
via P. Mazzolari lato sinistro, dal Canale dei Molini fino all’angolo con via Cottolengo, e
dall’asse di via Cottolengo fino al civico dispari 139 e pari 96;
via Cottolengo dall’angolo con via Gioanetti fino al civico dispari 3 e pari 6;
via Sestriere dal n° civico dispari 63 fino al confine comunale con il Comune di Nichelino.
Si considerano facenti parte dell’addensamento (estensione) anche gli esercizi commerciali,
esistenti o da attivare, il cui ingresso per i clienti è compreso entro una distanza di 50 metri
lineari misurati a partire dai punti estremi dell’addensamento e dalla mezzeria delle vie su
cui esso è individuato (si vedano le Tavv. P2.4/1 e P2.4/2 – Ambiti di insediamento
commerciale).
b) Delimitazione e classificazione delle localizzazioni commerciali.
L1 – Localizzazioni commerciali urbane non addensate – devono essere riconosciute in
applicazione dei parametri dell’art. 14, comma 4, lettera a) degli Indirizzi e criteri.
L2 – Localizzazioni commerciali urbano-periferiche non addensate – devono essere
riconosciute in applicazione dei parametri dell’art. 14, comma 4, lettera b) degli Indirizzi e
criteri.
L3 – Localizzazioni commerciali extraurbane non addensate – sono riconosciute in
applicazione dei parametri dell’art. 14, comma 4, lettera b) degli Indirizzi e criteri e
individuate sulla Tav. P2.4/2 - Ambiti di insediamento commerciale.
Il riconoscimento di eventuali altre localizzazioni avviene per iniziativa di chiunque ne
abbia interesse attraverso i parametri e i criteri di cui all’art. 14 degli indirizzi e criteri.
L’ordine di grandezza dei parametri di cui all’art. 14 degli indirizzi e criteri si intende
rispettato se la misura rilevata presenti una tolleranza di circa il 15% dalla soglia stabilita.
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