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NTA PRGC_VAR7 maggio 2011 - Comune di Vinovo

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ASPETTI PRESCRITTIVI GENERALI<br />

Gli in<strong>di</strong>rizzi per le norme tecniche <strong>di</strong> attuazione contenuti nel parere espresso dalla Direzione<br />

Servizi Tecnici <strong>di</strong> Prevenzione (pagg. 6 e 7) trovano in parte riscontro negli aspetti prescrittivi<br />

generali formulati in precedenza relativamente a ciascuna classe <strong>di</strong> pericolosità geomorfologica<br />

ed idoneità all’utilizzazione urbanistica (cfr. AT3.1 Relazione Geologica). Essi vengono<br />

integrati, in recepimento delle in<strong>di</strong>cazioni della richiamata Direzione, come segue.<br />

Dovrà essere costantemente garantita la pulizia e la manutenzione degli alvei dei corsi<br />

d’acqua, naturali o artificiali, pubblici o privati, limitrofi agli inse<strong>di</strong>amenti previsti, verificando<br />

le loro sezioni <strong>di</strong> deflusso, soprattutto per i tratti d’alveo intubati, ed adeguando quelle<br />

insufficienti (tutte le classi).<br />

Il rigoroso rispetto <strong>di</strong> quanto al punto 3.10 della Circolare P.G.R. 8 <strong>maggio</strong> 1996 n. 7/LAP è<br />

esteso a tutti i corsi d’acqua sia pubblici che privati i quali, inoltre, non dovranno subire<br />

restringimenti d’alveo e rettifiche del loro naturale percorso; è fatto inoltre <strong>di</strong>vieto assoluto <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>ficare al <strong>di</strong> sopra dei tratti intubati degli stessi (tutte le classi).<br />

Per le fasce <strong>di</strong> rispetto dei canali irrigui non altrimenti classificate valgono tutte le limitazioni<br />

e le prescrizioni della Classe IIIa.<br />

Fermo restando il puntuale accertamento del livello <strong>di</strong> massima escursione della falda idrica<br />

superficiale (falda freatica) ed il mantenimento da esso del franco <strong>di</strong> sicurezza non inferiore a 50<br />

cm, non è comunque ammessa la realizzazione <strong>di</strong> locali interrati nelle zone topograficamente<br />

depresse soggette ad allagamenti oppure interessate dal raggiungimento del piano <strong>di</strong> campagna<br />

da parte della falda idrica in occasione <strong>di</strong> eventi meteorici intensi e/o prolungati (Classe I,<br />

Classe II, Classe IIIb2).<br />

Nel caso siano presenti scarpate limitrofe a nuovi inse<strong>di</strong>amenti in progetto, dovranno essere<br />

garantite adeguate fasce <strong>di</strong> rispetto dall’orlo delle stesse <strong>di</strong> estensione non inferiore alla loro<br />

altezza (tutte le classi).<br />

Gli sbancamenti artificiali ed i riporti <strong>di</strong> materiale dovranno essere adeguatamente sostenuti e<br />

drenati al fine <strong>di</strong> garantire la stabilità dei pen<strong>di</strong>i sia a breve (se temporanei) che a lungo termine<br />

(tutte le classi).<br />

Le aree oggetto <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> riassetto territoriale per le quali, a seguito della realizzazione<br />

delle opere sarà possibile la realizzazione <strong>di</strong> nuove e<strong>di</strong>ficazioni, ampliamenti o completamenti<br />

sono da considerarsi assoggettate alle prescrizioni in<strong>di</strong>cate per Classe IIIb (Classe IIIb s.s.) sino<br />

all’avvenuto completamento e collaudo degli interventi <strong>di</strong> sistemazione<br />

(Classe IIIb2).<br />

Con riferimento al P.A.I., in quanto normativa sovraor<strong>di</strong>nata, devono essere in particolare<br />

rigorosamente rispettati i <strong>di</strong>sposti <strong>di</strong> cui all’art. 9 e all’art. 18, comma 7 delle Norme <strong>di</strong><br />

Attuazione (Classe II, Classe IIIa, Classe IIIb, Classe IIIb2).<br />

Le norme contenute nel D.M. LL.PP. 11/03/88 sono obbligatoriamente applicabili “a tutte le<br />

opere pubbliche e private da realizzare nel territorio della Repubblica” (tutte le classi).<br />

CONGRUITA’ DEGLI STRUMENTI CARTOGRAFICI DI SINTESI<br />

Le scelte adottate nella carta <strong>di</strong> sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità<br />

all’utilizzazione urbanistica sono state confrontate con quelle pre<strong>di</strong>sposte o in corso <strong>di</strong><br />

pre<strong>di</strong>sposizione per i comuni confinanti: Can<strong>di</strong>olo, Carignano, La Loggia, Moncalieri,<br />

Nichelino e Piobesi. Dal confronto è stato possibile verificare la sussistenza <strong>di</strong> una congruità <strong>di</strong><br />

massima dello strumento cartografico in oggetto rispetto a quelli analoghi dei comuni<br />

confinanti, fatte ovviamente salve le <strong>di</strong>fferenziazioni derivanti dalle <strong>di</strong>versificazioni<br />

morfologiche locali e/o dalle scelte riconducibili al libero arbitrio dei singoli professionisti<br />

incaricati.<br />

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PER LE AREE DI NUOVO IMPIANTO, DI<br />

TRASFORMAZIONE E DI COMPLETAMENTO<br />

A seguito delle mo<strong>di</strong>ficazioni introdotte nella Carta <strong>di</strong> sintesi della pericolosità geomorfologica<br />

e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica, risultano variate le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> classificazione, e <strong>di</strong><br />

conseguenza le relative prescrizioni, <strong>di</strong> alcune aree <strong>di</strong> nuovo impianto, trasformazione e<br />

completamento secondo la tabella che segue.<br />

VI

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