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NTA PRGC_VAR7 maggio 2011 - Comune di Vinovo

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insieme omogeneo <strong>di</strong>) aree urbanistiche in<strong>di</strong>viduate all'Art. 25. Esse correlano, per ogni<br />

singola area urbanistica, le destinazioni d'uso consentite, i tipi e le modalità d'intervento<br />

relativi ad interi e<strong>di</strong>fici o parti <strong>di</strong> essi, con o senza cambi <strong>di</strong> destinazioni d'uso rispetto a<br />

quelli esistenti alla data <strong>di</strong> adozione del progetto preliminare, e le modalità d'intervento. Tra<br />

le destinazioni ammesse vengono in<strong>di</strong>cate, con apposita simbologia, quelle ritenute proprie<br />

della zona urbanistica e quelle che, pur consentite, non debbono mai risultare prevalenti<br />

d) le Schede d'Area contengono, per alcune particolari aree urbanistiche, le prescrizioni<br />

specifiche relative all'e<strong>di</strong>ficazione, ai rapporti fra le funzioni da inse<strong>di</strong>are, ai rapporti tra<br />

spazi pubblici e privati da reperire, e gli eventuali particolari meccanismi attuativi a cui é<br />

subor<strong>di</strong>nata la realizzazione degli interventi.<br />

Le Schede possono comprendere anche in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> organizzazione territoriale e <strong>di</strong><br />

composizione urbanistica che devono essere tenute presenti nella pre<strong>di</strong>sposizione degli<br />

strumenti attuativi che sovrintendono agli interventi, ma che non assumono valore<br />

prescrittivo. I nuovi interventi saranno attuabili anche me<strong>di</strong>ante più S.U.E. <strong>di</strong>stinti<br />

eventualmente coor<strong>di</strong>nati da un “Progetto Guida” <strong>di</strong> cui all’art. 4, punto 23.<br />

Dall'insieme dei documenti, precedentemente citati ai punti a), b), c), d), derivano<br />

sostanzialmente regole riguardanti i seguenti dati <strong>di</strong> progetto:<br />

e) le destinazioni d'uso consentite per gli e<strong>di</strong>fici e le aree comprese in ciascuna zona urbanistica;<br />

f) il <strong>di</strong>mensionamento dell'intervento e<strong>di</strong>lizio e urbanistico;<br />

g) i tipi <strong>di</strong> intervento ammessi;<br />

h) gli eventuali vincoli sulla conformazione e sull'ubicazione degli e<strong>di</strong>fici, sulla localizzazione<br />

degli spazi pubblici e sulla utilizzazione delle superfici fon<strong>di</strong>arie;<br />

i) la modalità d'intervento.<br />

Ognuno <strong>di</strong> essi é riferito alle aree libere, agli e<strong>di</strong>fici esistenti e in progetto o a loro parti.<br />

L'insieme delle destinazioni d'uso consentite per ciascuna zona urbanistica (punto e) non<br />

esaurisce ovviamente l'intero universo delle possibili attività che si potrebbe in futuro richiedere<br />

<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>are. Per quelle non <strong>di</strong>rettamente comprese nella classificazione del Titolo II si dovrà, <strong>di</strong><br />

volta in volta, provvedere a ricondurle per analogia, o con riferimento a specifici <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong><br />

legge, a quelle previste espressamente dal Piano. La prova <strong>di</strong> tale analogia é <strong>di</strong> competenza del<br />

richiedente, mentre all'Amministrazione comunale é lasciata la facoltà <strong>di</strong> verificarne ed<br />

accettarne la corrispondenza.<br />

Qualora il <strong>di</strong>mensionamento e<strong>di</strong>lizio-urbanistico, <strong>di</strong> cui al punto f), debba fare<br />

riferimento a quantità già esistenti (<strong>di</strong> aree o <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici) la misura puntuale presentata dal<br />

richiedente al momento della titolo abilitativo e<strong>di</strong>lizio o della formazione del piano esecutivo<br />

prevale su quella stimata eventualmente dal P.R.G. nel Quadri Sinottici, ma spetta<br />

all'Amministrazione comunale la facoltà <strong>di</strong> verificarne <strong>di</strong>rettamente ed accettarne la vali<strong>di</strong>tà.<br />

Ai fini della corretta applicazione delle norme e con riferimento agli elaborati del<br />

P.R.G.C. elencati al successivo Art. 3, assumono valore <strong>di</strong> prescrizione letterale e puntuale i<br />

seguenti elaborati: P2.2/1-12, P3, AT3.1, AT3.5, AT3.6, AT3.7, AT3.8 mentre i restanti<br />

elaborati assumono valore descrittivo e interpretativo dei precedenti.<br />

Per <strong>maggio</strong>re chiarezza <strong>di</strong> lettura e <strong>di</strong> applicazione del P.R.G., le informazioni contenute<br />

negli elaborati AT3.5/6 "Carta <strong>di</strong> sintesi della Pericolosità Geomorfologica e dell'Idoneità<br />

all'Utilizzazione Urbanistica" sono riportate anche sulle tavole <strong>di</strong> progetto P2.2/1-12, e le<br />

prescrizioni normative della Relazione geologica (elaborato AT3. 1) eventualmente presenti sia<br />

a livello generale che a quello puntuale sono da ritenersi prescrittive.<br />

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