NTA PRGC_VAR7 maggio 2011 - Comune di Vinovo

Ai sensi dell’art. 29 della L.R.56/77 sui territori esterni al “centro abitato” si sono
individuate le aree di inedificabilità anche secondo i criteri geomorfologici ed i criteri contenuti
nella relazione geologico-tecnica (elaborati AT3.1 e AT3.8). Gli studi geologici ed i citati
allegati tecnici definiscono, anche all’interno del centro abitato, le fasce di inedificabilità
relative al sistema idrografico superficiale.
Ai sensi del D.P.R. 616/77 si applica una fascia di inedificabilità a tutte le acque
ricadenti nell’elenco delle acque pubbliche ed a quelle su sedime demaniale e comunale per un
estensione di mt 10 nei territori compresi all’interno del “perimetro del centro urbano”.
Nelle suddette fasce di rispetto, con particolare riferimento alle parti di territorio citate,
non è ammessa l'apertura di nuove cave mentre è consentito in fase transitoria l'esercizio di
quelle esistenti; per quelle eventualmente esistenti è disposta la soppressione ai sensi della l.r.
22/11/1978 n. 69, con adeguate misure per il recupero delle aree ai fini assegnati dal territorio in
cui dette aree sono comprese; è altresì ammessa la realizzazione di attrezzature sportive
collegate ai corsi d'acqua, così come previsto al 3° comma dell'Art. 29 L.R. 56/77.
Il PRG, comunque rimanda alle prescrizioni geologiche e geotecniche contenute nelle
tavole di progetto (P2.2), negli Allegati tecnici AT3, con particolare riferimento agli elaborati:
AT3.1 "Relazione geologica", AT3.3 "Carta delle fasce di pertinenza fluviale", AT3.5 e AT3.6
"Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell'idoneità all'utilizzazione urbanistica" e
AT3.8 “Relazione geologica integrativa e controdeduttiva” .
Ai sensi dell’art. 29 della L.R.56/77 sui territori esterni al “perimetro dell’area urbana”
si sono desunte le aree di inedificabilità anche secondo i criteri geomorfologici ed i criteri
contenuti nella relazione geologica:
− mt 100 per i tratti non arginati;
− mt 25 per i tratti arginati.
Tale fascia di inedificabilità non si applica nei territori compresi all’interno del “Perimetro
dell’area urbana”, e comunque nell’ambito della loro perimetrazione, se difesi da adeguate
opere di protezione.
Il reticolato idrografico artificiale dell’intero territorio comunale è rappresentato sulla
Tav. AT3.7 così come le fasce di rispetto minime; l’applicazione di tali fasce è condizionata al
rispetto delle prescrizioni contenute negli elaborati AT3.1 e AT3.8.
Il P.R.G.C., ai sensi del 4° comma dell'Art. 29 L.R. 56/77, rimanda alle prescrizioni geologiche
e geotecniche presenti sulle tavole di progetto (P2), sugli Allegati tecnici (AT3.5 e AT3.6) e alla
parte prescrittiva sotto l’aspetto geologico tecnico contenuto negli elaborati AT3.1 ed alle
precisazioni prescrittive contenute nell’elaborato AT3.8.
Per quanto di competenza si rimanda alle disposizioni del Piano stralcio per l’Assetto
Idrogeologico (P.A.I.) adottato dall’Autorità di Bacino del Fiume Po in data 26 aprile 2001.
L’allegato A alle presenti norme tecniche di attuazione riporta la parte testuale
dell’elaborato AT3.8 – relazione geologica integrativa e controdeduttiva.”
La fascia di rispetto del Canale dei Mulini di Vinovo è di metri 10 anche nel tratto del
percorso urbano del canale.
Tutte le aree ubicate all’interno delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua rappresentate
nell’allegato AT3.7 ed i tratti intubati dovranno considerarsi inedificabili e quindi nelle stesse
non potranno essere realizzati nuovi interventi edilizi, compresi box, pertinenze e simili.
Sarà cura dell’Amministrazione Comunale, per maggiore completezza degli atti
predisporre e trasmettere all’ARPA in tempi successivi le schede di rilevamento delle frane e
dei processi lungo la rete idrografica (allegati 2 e 3 della C.P.G.R. n° 7/LAP/96) ad integrazione
della documentazione geologica, facente parte del presente piano regolatore.
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