NTA PRGC_VAR7 maggio 2011 - Comune di Vinovo

C) Sono considerati abitabili gli spazi che nel sottotetto svolgono funzioni residenziali; in
relazione alla permanenza di tipo continuativo o limitata nel tempo, si distinguono i seguenti
spazi:
- abitativi: cucine, stanze da pranzo e di soggiorno, camere da letto, camere studio e
assimilabili;
- accessori: bagni, posto cottura, gioco, verande ed assimilabili;
- di servizio: corridoi e disimpegni in genere, lavanderie, spogliatoi, guardaroba,
ripostigli ed assimilabili;
Tali funzioni residenziali localizzate nello spazio sottotetto dovranno essere indicate sulle tavole
di progetto allegate all’istanza con la quale si richiede il titolo abilitativo a costruire.
Le diverse destinazioni d’uso saranno attivate in locali che presentano i requisiti dimensionali
ed aero-illuminanti fissati:
- dal D.M. 5 luglio 1975 per le nuove costruzioni, a eccezione dei requisiti di
areoilluminazione che si fissano per i locali sottotetto pari a 1/12 della superficie utile di
ogni locale abitabile;
- alla L.R. n° 21/1998 e s.m.i. per i fabbricati esistenti.
B) Piani pilotis
I piani pilotis possono essere realizzati dove non sono espressamente vietati. Non
contano come Sul, anche se chiusi da vetrate, purché di uso comune. Nei limiti della capacità
edificatoria residua possono essere chiusi con murature, se non vengono compromessi i caratteri
tipologici e architettonici dell'edificio, al fine di ricavare spazi privati di pertinenza delle
abitazioni.
C) Verande
Nei fabbricati è ammessa la chiusura di superfici esterne quali logge, balconi, ecc.,
facenti parte delle singole unità immobiliari, mediante pareti vetrate in modo da realizzare
verande o simili, a condizione che venga presentato un progetto-tipo esteso a tutto il fabbricato
al quale dovranno uniformarsi tutte le successive chiusure, in modo che ne risulti una soluzione
architettonica ordinata ed unitaria. Non si consentono tali realizzazioni sui fabbricati posti nelle
zone urbanistiche BR.I/s - BR.IV e negli edifici individuati ai sensi del punto 2, comma 1,
dell'art. 24 della L.U.R. n° 56/77, del D.Lgs. 22/01/2004 n° 42 (già leggi n° 1089/39 e n°
1497/39).
La realizzazione delle verande deve osservare le condizioni di cui al precedente art.4, punto 11,
ultimo comma, delle presenti NTA; tali condizioni dovranno essere precisate nella
documentazione progettuale e, se ritenuto necessario dagli uffici tecnici comunali, essere
integrate da una relazione tecnico descrittiva con la puntuale descrizione delle opere e la
dimostrazione della loro conformità a disposizioni legislative e/o regolamentari.
D) Soppalchi
E’ definita “soppalco” la superficie ottenuta mediante l’interposizione parziale di una
struttura orizzontale in uno spazio delimitato da pareti quando la superficie soprastante e quella
sottostante alla struttura menzionata non vengono chiuse per ricavare nuovi vani; la superficie
netta del soppalco, anche se distribuita su più livelli, non può superare 2/3 della superficie netta
del vano in cui esso è ricavato.
I soppalchi, così come sopra definiti sono sempre ammessi, e la loro realizzazione è
subordinata al rispetto delle condizioni di seguito previste:
a) è soggetta alle ordinarie procedure autorizzative;
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