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Dispense del corso di Elementi di Fisica della Materia - Skuola.net

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6.1. ELEMENTI DI MECCANICA QUANTISTICA 105<br />

dove m e n sono numeri interi positivi e RH = 13.6 eV è la costante <strong>di</strong><br />

Rydberg. Allora era in voga il mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>l’atomo <strong>di</strong> Rutherford: un nucleo<br />

centrale molto denso carico positivamente intorno al quale orbitavano gli<br />

elettroni. Ma tale mo<strong>del</strong>lo, oltre a non rendere conto <strong>del</strong>l’ esistenza <strong>del</strong>le righe<br />

spettrali, era instabile da un punto <strong>di</strong> vista elettro<strong>di</strong>namico: orbitando, un<br />

elettrone subiva un’accelerazione. Ma l’elettrone è carico, <strong>di</strong> conseguenza<br />

avrebbe dovuto emettere onde elettromag<strong>net</strong>iche a spesa <strong>del</strong>la sua energia:<br />

esso avrebbe dovuto quin<strong>di</strong> spiraleggiare verso il nucleo, fino a cascarci sopra<br />

in un tempo <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 10 −13 s, in forte contrasto con la stabilità dei<br />

vari atomi conosciuti. Ancora una volta fu un’ipotesi <strong>di</strong> quantizzazione a<br />

risolvere lo stallo. L’ipotesi nel caso <strong>del</strong>l’atomo <strong>di</strong> idrogeno è dovuta a Bohr,<br />

e riguarda il momento angolare orbitale <strong>del</strong>l’elettrone, che può assumere solo<br />

alcuni valori ben definiti, e <strong>di</strong>screti (la meccanica classica invece affermava<br />

che avrebbe potuto assumere con continuità tutti i possibili valori). Questa<br />

ipotesi è equivalente ai ben noti postulati <strong>di</strong> Bohr sull’atomo <strong>di</strong> idrogeno:<br />

• l’atomo non può assumere con continuità qualunque valori <strong>di</strong> energia,<br />

ma solo i livelli <strong>di</strong>screti En = −RH/n 2 , con n intero positivo; su tali<br />

livelli l’elettrone non irra<strong>di</strong>a energia elettromag<strong>net</strong>ica;<br />

• l’elettrone può transitare tra <strong>di</strong>versi livelli, e in tali transizioni assorbirà<br />

od emetterà un fotone <strong>di</strong> frequenza hν = En − Em.<br />

La struttura <strong>del</strong>l’atomo <strong>di</strong> Bohr, poi confermata dalla meccanica quantistica,<br />

dà pieno conto <strong>del</strong>le proprietà spettrali <strong>del</strong>l’idrogeno. Tuttavia non spiegava<br />

bene le proprietà <strong>di</strong> atomi più complessi, anche <strong>del</strong>l’elio, che pure ha due soli<br />

elettroni. Inoltre l’ipotesi <strong>di</strong> un elettrone che ruotava su precise orbite senza<br />

perdere energia era decisamente artificiosa. Per superare questo problema,<br />

prima <strong>di</strong> passare alla struttura atomica <strong>di</strong> atomi più complessi secondo la<br />

meccanica quantistico, va aperta una parentesi per capire le reali proprietà<br />

<strong>del</strong>l’elettrone.<br />

6.1.6 Natura duale <strong>del</strong>la materia<br />

Nel 1922 un giovane francese, studente <strong>di</strong> fisica, precedentemente iscritto a<br />

Giurisprudenza, Louis de Broglie, presentò nella sua tesi <strong>di</strong> laurea una nuova<br />

rivoluzionaria ipotesi: anche la materia presenta il dualismo corpuscolo-onda,<br />

analogamente alla ra<strong>di</strong>azione. In particolare De Broglie ipotizzò che a una<br />

particella <strong>di</strong> momento p = mv si associasse un’onda <strong>di</strong> materia con lunghezza<br />

λ = h/p. Ad esempio, un elettrone in moto con velocità 10 3 m/s (non<br />

relativistica) ha una lunghezza d’onda <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 10 −10 m, analoga a quella<br />

dei raggi X. Quin<strong>di</strong>, se inviamo un fascio <strong>di</strong> elettroni con questa velocità su un

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