Dispense del corso di Elementi di Fisica della Materia - Skuola.net
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5.1. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE 87<br />
Esaminiamo le conseguenze <strong>di</strong> queste due relazioni. Per quanto riguarda la<br />
prima, definiamo come piano <strong>di</strong> incidenza quello in<strong>di</strong>viduato dal vettore ki<br />
e dalla normale alla superficie <strong>di</strong> separazione nel punto <strong>di</strong> incidenza. Nel<br />
nostro caso, il piano <strong>di</strong> incidenza è yz, e dalla prima relazione segue che<br />
anche i vettori kr e kt giacciono su tale piano, avendo nulla la componente<br />
x. Questa è la prima legge <strong>del</strong>la rifrazione e riflessione: le <strong>di</strong>rezioni<br />
<strong>del</strong>le onde riflessa e trasmessa giacciono anche esse sul piano <strong>di</strong><br />
incidenza, ossia quello definito dalla <strong>di</strong>rezione <strong>del</strong>l’onda incidente<br />
e perpen<strong>di</strong>colare alla superficie <strong>di</strong> separazione tra i due mezzi<br />
materiali.<br />
Per quanto riguarda la seconda relazione, in termini degli angoli formati<br />
con la normale alla superficie <strong>di</strong> separazione avremo kiy = ki sin θi, kry =<br />
kr sin θr e kty = kt sin θt. La seconda relazione in termini <strong>di</strong> tali angoli <strong>di</strong>venta<br />
ki sin θi = kr sin θr = kt sin θt.<br />
Per ciascuna onda vale la relazione ω = ki,r,tv1,1,2 essendo la pulsazione ω la<br />
stessa per tutte. In particolare, le onde incidenti e riflessa avranno la stessa<br />
velocità v1 dato che si propagano nello stesso mezzo. Avremo quin<strong>di</strong><br />
1<br />
v1<br />
sin θi = 1<br />
v1<br />
sin θr = 1<br />
v2<br />
sin θt.<br />
Dalla prima uguaglianza si ha θi = θr. Dall’uguaglianza tra primo e terzo<br />
membro <strong>di</strong>scende la relazione<br />
sin θi<br />
sin θt<br />
= v1<br />
v2<br />
= n2<br />
n1<br />
= n2,1<br />
avendo usato la relazione v = c/n, dove ovviamente con n si intende la parte<br />
reale <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rifrazione, siccome essa è legata alle proprietà <strong>di</strong> propagazione<br />
<strong>del</strong>l’onda in un mezzo. Qui la quantità n2,1 = n2/n1 viene definita<br />
come in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rifrazione relativo <strong>del</strong> secondo mezzo rispetto al primo. Le relazioni<br />
appena desunte costituiscono la seconda e terza legge <strong>del</strong>la riflessione<br />
e rifrazione:<br />
• l’angolo <strong>di</strong> riflessione è uguale a quello <strong>di</strong> incidenza;<br />
• il rapporto tra i seni degli angoli <strong>di</strong> incidenza e trasmissione è costante<br />
ed uguale a quello tra le velocità <strong>del</strong>le onde nei rispettivi mezzi, ossia al<br />
reciproco dei rispettivi in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> rifrazione (parti reali). Questa legge è<br />
nota anche con il nome <strong>di</strong> legge <strong>di</strong> Snell.