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Dispense del corso di Elementi di Fisica della Materia - Skuola.net

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6.2. PROPRIETÀ DEGLI ELETTRONI NEI SOLIDI 109<br />

<strong>di</strong> energia formano una successione pressochè continua. Questa successione<br />

<strong>di</strong> energie permesse algi elettroni <strong>del</strong> solido viene detta banda <strong>di</strong> energia. I<br />

livelli <strong>di</strong> energia non compresi nelle bande sono inaccessibili agli elettroni, e<br />

costituiscono la zona proibita.<br />

In termini <strong>di</strong> bande, possiamo comprendere se un solido covalente sia<br />

conduttore od isolante. Supponiamo dunque <strong>di</strong> avere un elemento <strong>del</strong> primo<br />

gruppo <strong>del</strong>la tavola perio<strong>di</strong>ca (Litio, So<strong>di</strong>o, Potassio...). Quando si forma<br />

un solido <strong>di</strong> N atomi, ciascun atomo fornisce un elettrone, avremo quin<strong>di</strong><br />

N elettroni. Si formerà una banda con N livelli <strong>di</strong> energia, in ciascuno dei<br />

quali si possono accomodare due elettroni a spin opposto 3 . Di conseguenza<br />

la banda si riempie a metà nei primi N/2 livelli. Gli elettroni sui livelli superiori<br />

possono quin<strong>di</strong> essere facilmente eccitati ad energie più alte acquistando<br />

velocità e dando così origine a un moto, ossia a una corrente se sotto l’azione<br />

<strong>di</strong> un campo elettrico. Questi soli<strong>di</strong> sono i conduttori, e sono caratterizzati<br />

dall’avere l’ultima banda occupata da elettroni parzialmente piena.<br />

Tale banda si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> conduzione e il livello più alto in energia occupato da<br />

elettroni si <strong>di</strong>ce livello <strong>di</strong> Fermi. Dalla sua energia, detta <strong>di</strong> Fermi, si ricava<br />

anche la velocità, che è esattamente quella con cui un elettrone si sposta tra<br />

un utro e il successivo con gli atomi nella teoria <strong>di</strong> Drude, inaccessibile alla<br />

meccanica classica. Riformulando la teoria <strong>di</strong> Drude nella struttura a bande,<br />

si trova ancora una conducibilità <strong>del</strong> tipo σ = ne 2 τ/m ∗ e, dove n è stavolta<br />

il numero <strong>di</strong> elettroni per unità <strong>di</strong> volume nella banda <strong>di</strong> conduzione, e e τ<br />

rimangono cariuca e tempo <strong>di</strong> cammino libero me<strong>di</strong>o <strong>del</strong>l’elettrone, ma m ∗ e<br />

è la cossidetta massa efficace <strong>del</strong>l’elettrone, una sorta <strong>di</strong> rinormalizzazione<br />

<strong>del</strong>la massa <strong>del</strong>l’elettrone dovuta alla presenza degli atomi <strong>del</strong> reticolo e <strong>del</strong>le<br />

interazioni con esso.<br />

Invece, se la struttura degli atomi componenti un solido è tale che l’ultima<br />

banda sia completamente piena, separata dalla banda successiva, che<br />

rimane vuota, l’eccitazione degli elettroni non è in genere facile, a meno <strong>di</strong><br />

dare un’energia così alta da scavalcare la zona proibita tra le due bande.<br />

Di conseguenza non si originano moti degli elettroni e il solido è isolante.<br />

L’ampiezza <strong>del</strong>la zona proibita, ossia la <strong>di</strong>fferenza in energia tra il fondo<br />

<strong>del</strong>la banda <strong>di</strong> conduzione (vuota) e la cima <strong>del</strong>l’ultima banda <strong>di</strong> valenza<br />

(completamente piena), viene detta gap. In con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> equilibrio termico,<br />

l’energia termica potrebbe stimolare gli elettroni ad attraversare la zona proibita,<br />

ma essa è <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne degli elettronvolt (eV). Siccome un eV equivale a<br />

circa 10000 K, per raggiungere tale eccitazione servirebbero temperature in<br />

3 Naturalmente, gli elettroni che passano dagli atomi alle bande non sono più contrad<strong>di</strong>stinti<br />

dai numeri quantici atomi, ma conservano lo spin, che è una proprietà intrinseca<br />

<strong>del</strong>l’elettrone.

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