Dispense del corso di Elementi di Fisica della Materia - Skuola.net
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16 CAPITOLO 1. RICHIAMI<br />
Esso si propaga, come pre<strong>di</strong>sse Maxwell, sotto forma <strong>di</strong> onde. Egli pre<strong>di</strong>sse<br />
anche la loro velocità c = 1/ √ ɛ0µ0, esattamente quella <strong>del</strong>la luce,<br />
che è essa stessa un’onda elettromag<strong>net</strong>ica. In seguito alla previsione <strong>di</strong><br />
Maxwell nel 1885 il fisico tedesco Hertz rilevò sperimentalmente le onde,<br />
e in suo onore venne denominata l’unità <strong>di</strong> misura <strong>del</strong>la frequenza,<br />
l’hertz appunto.<br />
• Le equazioni <strong>del</strong>le onde sono equazioni <strong>di</strong>fferenziali <strong>del</strong> secondo or<strong>di</strong>ne<br />
nello spazio-tempo (si pensi alle equazioni <strong>di</strong> d’Alembert che se ne possono<br />
derivare, come vedremo nel seguito <strong>del</strong> <strong>corso</strong>). La loro soluzione<br />
richiede quin<strong>di</strong> due con<strong>di</strong>zioni iniziali: le con<strong>di</strong>zioni al contorno, ossia<br />
i valori dei campi alla “periferia” <strong>del</strong>la regione <strong>di</strong> spazio considerata e<br />
quelle iniziali, ossia a t = 0.<br />
• Una volta risolte le equazioni è nota l’espressione <strong>del</strong> campo elettromag<strong>net</strong>ico<br />
nello spazio e nel tempo. Da essa possiamo analizzare il moto<br />
<strong>di</strong> una carica tramite la legge <strong>di</strong> Lorentz:<br />
F = q( E + v × B),<br />
dove q è il valore <strong>del</strong>la carica, sufficientemente piccola in modo da<br />
non alterare la configurazione <strong>del</strong> campo, e v la sua velocità. Date la<br />
posizione e la velocità iniziali <strong>del</strong>la carica, il suo moto risulta quin<strong>di</strong><br />
completamente determinato in virtù <strong>del</strong>le leggi <strong>di</strong> Newton.<br />
• Le equazioni <strong>di</strong> Maxwell sono 8 (la prima e la seconda sono scalari,<br />
ma la terza e quarta sono vettoriali con vettori a tre componenti) in<br />
sei incognite, ossia le componenti <strong>del</strong> campo elettrico E e <strong>di</strong> induzione<br />
mag<strong>net</strong>ica B. Questo implica che le equazioni non sono in<strong>di</strong>pendenti tra<br />
<strong>di</strong> loro, ma che possono essere ricavate alcune da altre. Ad esempio, la<br />
seconda può essere ricavata dalla terza (provate a farlo), mentre dalla<br />
prima e dalla quarta si ricava la legge <strong>di</strong> conservazione <strong>del</strong>la carica,<br />
esposta nel punto seguente.<br />
• Nelle equazioni <strong>di</strong> Maxwell è inglobata l’equazione <strong>del</strong>la continuità:<br />
<strong>di</strong>v J + ∂ρ<br />
∂t<br />
= 0,<br />
che esprime in forma microscopica la basilare legge <strong>di</strong> conservazione<br />
<strong>del</strong>la carica. È possibile passare alla forma globale, <strong>di</strong> significato<br />
più imme<strong>di</strong>ato, integrando tale legge su un volume V racchiuso dalla