Dispense del corso di Elementi di Fisica della Materia - Skuola.net
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12 CAPITOLO 1. RICHIAMI<br />
Alcune considerazioni sugli operatori <strong>di</strong>fferenziali introdotti sinora:<br />
• sono lineari, ossia per essi vale la proprietà:<br />
<strong>di</strong>v (a A + b B) = a <strong>di</strong>v A + b <strong>di</strong>v B,<br />
valida anche nel caso <strong>del</strong> rotore. Tale proprietà deriva dalla linearità<br />
<strong>del</strong>l’operatore derivata ed è fondamentale nello stu<strong>di</strong>o dei campi, in<br />
quanto tiene perfettamente conto, attraverso le equazioni <strong>di</strong> Maxwell,<br />
<strong>del</strong> principio <strong>di</strong> sovrapposizione : “Il campo totale emesso da più sorgenti<br />
in un punto equivale alla somma dei campi generati dalle singole<br />
sorgenti considerate separatamente”.<br />
• identità utili per il seguito:<br />
rot <br />
gradf = ∇ × ∇ f = 0,<br />
<strong>di</strong>v rot A = ∇ · ∇ × A = 0<br />
(il prodotto misto con due vettori uguali è sempre nullo),<br />
rot rot A = <br />
grad <strong>di</strong>v A − ∇ 2 A,<br />
∇ × ∇ × A = ∇ ∇ · A − ∇ 2 A.<br />
Tali identità sono valide sotto determinate con<strong>di</strong>zioni: i campi devono<br />
essere derivabili sino al secondo or<strong>di</strong>ne ed avere derivata prima continua,<br />
con<strong>di</strong>zione che noi assumeremo sod<strong>di</strong>sfatta quasi ovunque, ossia a<br />
meno <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> punti a misura nulla (secondo Lebesgue). Ad<br />
esempio l’espressione <strong>del</strong> potenziale elettrico generato da una carica<br />
puntiforme q posta nell’origine <strong>di</strong> un riferimento cartesiano è<br />
V (x, y, z) = q<br />
4πɛ0<br />
1<br />
x 2 + y 2 + z 2 ,<br />
dalla quale si evince un campo elettrico E definito in tutti i punti <strong>del</strong>lo<br />
spazio, tranne nell’origine, ossia nel punto in cui è posta la stessa carica.<br />
Flusso e circuitazione. Definiamo ora due importanti concetti su cui<br />
si basa l’elettromag<strong>net</strong>ismo classico.<br />
• Flusso. Consideriamo una zona in cui sia definito un campo vettoriale<br />
A e una superficie S all’interno <strong>di</strong> tale zona. Su tale superficie denotiamo<br />
una faccia “positiva”. Su tale faccia consideriamo un elemento