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Dispense del corso di Elementi di Fisica della Materia - Skuola.net

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3.6. CONDIZIONI DI RACCORDO DEI CAMPI 41<br />

( D, B) corrisponde una componente normale continua, mentre a vettore<br />

irrotazionale ( E, H) corrisponde una componente tangenziale continua.<br />

Ad ogni modo, ricor<strong>di</strong>amo brevemente i due casi:<br />

• campo mag<strong>net</strong>ico H: si considera una circuitazione molto schiacciata<br />

attraverso i due mezzi, e dall’irrotazionalità (circuitazione nulla) in<br />

assenza <strong>di</strong> correnti libere, si ricava, considerando il tratto <strong>di</strong> circuito<br />

ortogonale alla superficie <strong>di</strong> separazione come infinitesimo <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

superiore, la continuità <strong>del</strong>la componente tangenziale H1t = H2t, ossia<br />

H1 sin ϑ1 = H2 sin ϑ2, essendo ϑ l’angolo che il campo forma con la<br />

normale alla superficie nel punto <strong>di</strong> passaggio;<br />

• induzione mag<strong>net</strong>ica B: si considera un cilindro molto schiacciato<br />

attraverso i due mezzi, e dalla solenoidalità si ricava, considerando la<br />

superficie laterale come infinitesimo <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne superiore, la continuità<br />

<strong>del</strong>la componente normale B1n = B2n.<br />

Nel caso <strong>di</strong> mezzi mag<strong>net</strong>ici lineari, da B1n = B2n usando la B = µ0κH<br />

ricaviamo κ1mH1 cos ϑ1 = κ2mH2 cos ϑ2, che, unita alla legge per la componente<br />

tangenziale <strong>del</strong> campo, dà la legge <strong>di</strong> rifrazione <strong>del</strong>le linee <strong>di</strong> forza <strong>del</strong><br />

campo mag<strong>net</strong>ico H:<br />

tan ϑ1<br />

= tan ϑ2<br />

.<br />

κ1m<br />

Se ne ricava che, se κ2m > κ1m (ad esempio nel passaggio dal vuoto o dall’aria,<br />

mezzo 1, a un qualunque altro materiale, mezzo 2), si ha ϑ2 > ϑ1: le linee <strong>di</strong><br />

forza si allontanano dalla normale.<br />

Schermi mag<strong>net</strong>ici. Nel caso in cui il mezzo 1 sia “normale”, ossia con<br />

κm ∼ 1, e il 2 un ferromag<strong>net</strong>e 4 , essendo κ2m ∼ 10 3 κ1m si ha θ2 → π/2: nel<br />

ferromag<strong>net</strong>e le linee <strong>di</strong> forza <strong>del</strong> campo non pe<strong>net</strong>rano, ma rimangono in<br />

prossimità <strong>del</strong>la superficie. Questo è il principio <strong>di</strong> costruzione degli schermi<br />

mag<strong>net</strong>ici (tipicamente nella configurazione ad anello).<br />

4Sebbene nei ferromag<strong>net</strong>i i campi non siano lineari e <strong>di</strong> conseguenza non siano definite<br />

la permeabilità e suscettività mag<strong>net</strong>ica, nella maggioranza dei casi i campi rimangono<br />

paralleli. Possiamo quin<strong>di</strong> lavorare in termini dei loro moduli, e definire la permeabilità<br />

mag<strong>net</strong>ica relativa <strong>di</strong>fferenziale<br />

κm = 1 ∂B<br />

∂H ,<br />

µ0<br />

che è quella a cui si fa riferimento nel presente paragrafo, principalmente in termini <strong>di</strong><br />

or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> grandezza.<br />

κ2m

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