Dispense del corso di Elementi di Fisica della Materia - Skuola.net
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3.9. MATERIALI FERROMAGNETICI 51<br />
1. Si parte dallo stato vergine <strong>del</strong> materiale: tutti i campi all’interno <strong>di</strong><br />
esso sono nulli. Esistono infatti <strong>del</strong>le tecniche per portare a tale stato<br />
un materiale ferromag<strong>net</strong>ico, vedremo un’esempio nel seguito.<br />
2. Si aumenta il campo H, e corrispondentemente si osserva un aumento<br />
<strong>del</strong>la mag<strong>net</strong>izzazione decisamente non lineare. La pendenza <strong>del</strong>la<br />
curva (ossia il valore <strong>del</strong>la suscettività <strong>di</strong>fferenziale) è molto elevata nei<br />
confronti dei materiali lineari.<br />
3. Oltre un certo valore <strong>del</strong> campo, detto <strong>di</strong> saturazione Hs, la mag<strong>net</strong>izzazione<br />
non cresce più, attestandosi al valore Ms, o almeno cresce<br />
molto lentamente. In tali con<strong>di</strong>zioni essa cresce ulteriormente solo per<br />
effetto <strong>del</strong>la corrente <strong>di</strong> conduzione che genera il campo H, siccome il<br />
contributo <strong>del</strong> materiale è saturato.<br />
4. A questo punto si comincia a <strong>di</strong>minuire il campo H: la mag<strong>net</strong>izzazione<br />
segue una nuova curva al <strong>di</strong> sopra <strong>del</strong>la precedente e in particolare si<br />
nota, che, una volta azzerrato il campo, rimane una mag<strong>net</strong>izzazione<br />
non nulla: essa viene definita mag<strong>net</strong>izzazione residua. Il materiale<br />
presenta quin<strong>di</strong> una mag<strong>net</strong>izzazione permamente anche in assenza <strong>di</strong><br />
campo.<br />
5. Per annullare la mag<strong>net</strong>izzazione bisogna quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire ulteriormente<br />
il valore <strong>del</strong> campo, e quin<strong>di</strong> invertirlo rispetto alla <strong>di</strong>rezione<br />
originaria. Si raggiungerà così tale valore, detto coercitivo.<br />
6. Diminuendo ulteriormente il valore <strong>del</strong> campo si ripresenta la stessa<br />
con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> saturazione incontrata precedentemente, ma stavolta<br />
con una mag<strong>net</strong>izzazione opposta, il fenomeno è quin<strong>di</strong> completamente<br />
speculare.<br />
7. A tale punto si aumenta <strong>di</strong> nuovo il campo e la mag<strong>net</strong>izzazione segue<br />
ancora una nuova curva al <strong>di</strong> sotto <strong>del</strong>la precedente, con una nuova<br />
mag<strong>net</strong>izzazione residua opposta alla precedente e un nuovo campo<br />
coercitivo per poi ritornare alla saturazione in <strong>di</strong>rezione positiva. La<br />
curva <strong>di</strong>venta chiusa e abbiamo così il ciclo <strong>di</strong> isteresi.<br />
Per le definizioni date precedentemente, è evidente che la curva <strong>di</strong> isteresi<br />
rappresenta l’equazione <strong>di</strong> stato mag<strong>net</strong>ica <strong>del</strong> materiale, ossia una relazione<br />
che lega i valori dei campi all’interno <strong>di</strong> esso.<br />
Smag<strong>net</strong>izzazione. Se si fanno eseguire al materiale cicli <strong>di</strong> isteresi<br />
sempre più stretti, ossia <strong>di</strong>minuendo gradualmente i valori dei campi massimi<br />
H, si arriva all’origine, ossia al punto in cui la mag<strong>net</strong>izzazione è nulla