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Nel passato di Vibaden il binario era il “K” e più recentemente ilbinario “C”, almeno nella stazione principale (leggi poi il § 16“Vibaden, la sua storia”), e, in quelle precedenti realizzazioni, scelsi,per arrugginire, prima un colore ad olio e poi un acrilico dal nomecommerciale Humbrol 70, che però risultava troppo rossastro. Questofu notato da Marco Palazzo e immortalato nelle sue foto nel 2003 (vedila foto 179). Onestamente non me la sentivo di preparare mescoleastruse neanche per l’ultima mia impresa (Vibaden 3), stavolta ibinari da verniciare (escludendo quelli all’interno delle 2 gallerie enella Schattenbahnhof, invisibili, e, perciò, lasciati vergini) erano quasiuna ottantina di metri da moltiplicare per 4 (numero delle fiancatedelle barre che cost<strong>it</strong>uiscono la rotaia). Pensate che la rotaia Vignole,la più usata, dentro le gallerie, che risultano perennemente umide, ècost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a di acciaio e rame e perciò meno soggetta all’ossidazione, ed èun tipo diverso da quella posata nelle linee all’aperto, fatta di acciaioal manganese: la realtà viene incontro al modellismo… nelle gallerie!Ho scelto, per accelerare la posa delle rotaie visibili, un nuovo colore estavolta l’ho sottoposto prima alla prova (finestra?), no, alla provafotografica (vedi la foto 180). Il prodotto scelto è della Life Color,nome commerciale: L C 17 (vedi la foto 181). Dopo che l’Uomo delMonte, pardon, Marco Palazzo, ha detto sì… ho proceduto all’immaneopera di verniciatura e, nella foto 182, si vede chiaramente, anche dauna certa distanza, che il confronto, tra binario verniciato e non, lasciapochi dubbi sulla opportun<strong>it</strong>à o meno di impazzirsi per trattarlo. Lasuperficie di rotolamento deve essere, dopo l’avvenuta asciugatura,pul<strong>it</strong>a molto accuratamente ed esclusivamente in modo meccanico conla gomma abrasiva di uso fermodellistico (anche lo sgommatutto vabene!) e sono da ripulire anche gli spigoli del fungo della rotaia, solodalla parte interna, perché vengono a contatto (elettrico!) con ibordini della ruota (foto 183). Nei binari morti invece, similmente aquanto avviene nella realtà, si dovrebbero lasciar crescere… delleerbacce e coprire di ruggine l’ultimo tratto vicino al respingente, zonaininfluente per la captazione della corrente. Consiglio comunque diverificare se le piccole diesel (nella realtà) come i Köf o le draisine dilinea come il KLV 53, accusino dei problemi legati alla trasmissioneelettrica, vedi la foto 184 (e la 185 di Franco Spiniello). Quando sivernicia il vecchio binario “K” (foto 186) ci si accorge, nel confrontodiretto col nuovo “C”, quanto fosse sovradimensionato e, pensate che144

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