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§ 11. Paesaggi(132 foto nella omonima cartella)Difficile tracciare, anche in grandi linee, un quadro riassuntivo deivari temi realizzati da migliaia e migliaia di appassionati negliultimi decenni. Il destino, per quanto mi riguarda, era segnato:nella seconda metà degli anni Cinquanta mio padre mi portò avedere un plastico tedesco <strong>it</strong>inerante a Roma, che tra le attrazioniaveva un laghetto (di vera acqua!) con un ferry boat o una nave chelo attraversava, partendo poco dopo l’arrivo di un treno! Fu unvero, autentico, colpo di fulmine!Con gli anni ho visto tanti plastici e mostre. Ho realizzato anche beidiorami nostrani, poi ho fatto una scelta e ho deciso di dedicarmialla Germania del dopoguerra (dal 1949 in poi), con serietà senzarecriminare sul fatto che la cara Märklin non produce uno stamponuovo <strong>it</strong>aliano da oltre 45 anni!Ciò premesso ecco alcune regole dettate dalla esperienza:a) anche se piccolo, un plastico deve essere coerente e realistico;b) se vi viene voglia di piazzare uno zoo, 3 ruote panoramiche dietroun depos<strong>it</strong>o locomotive, con tanto di autostrada e 4 pontiferroviari che la sovrastano, in soli quattro metri quadri: vale laregola al punto a!c) Se seguirete le prime due regole spenderete meno e avrete unplastico sempre inseribile in un contesto maggiore, altrimentisarete sempre costretti a smantellare e ricostruire.Già avete visto nel § 4 le foto 001 e 002, se osservate la foto 003,molto tranquillizzante, capirete quanto sia possibile, con l’impegno,creare ordine dal caos, questo dà a noi modellisti di qualsiasibranca (navale, mil<strong>it</strong>are ferroviaria ecc) un senso di onnipotenzache mi ha posto una domanda personale a cui non ho risposto…Nelle foto 004 e 005, di Marco Palazzo, due panoramiche del grandeplastico di Merklingen… quando si hanno a disposizione similispazi (si parla di centinaia di metri quadri!) l’unico problema èquello di creare, oltre alla ferrovia, angoli, più o meno grandi, più omeno ben realizzati, con attrazioni extra e qui si parla di plasticicon autostrade realmente percorse da autocarri, TIR, automobili e185

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