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<strong>Breve</strong> <strong>Storia</strong> <strong>dell'</strong> Automobile italiana 125<br />
Temperino, qu<strong>as</strong>i un giocattolino, ma non troppo<br />
Se qualcuno incontrandovi per<br />
strada vi chiedesse a bruciapelo “hai<br />
visto la temperino” non giudicatelo un<br />
ignorante, sa benissimo che il temperino,<br />
piccolo coltello da t<strong>as</strong>ca , è di genere<br />
m<strong>as</strong>chile.<br />
Egli allude evidentemente ad una<br />
vetturetta piccola, ma significativa, che<br />
vide la luce in via Principe Oddone 44, a Torino,<br />
nel 1908!<br />
Ma andiamo con un certo ordine ....<br />
I fratelli Maurizio, Giacomo e Carlo Temperino,<br />
rientrati dalle Americhe ove avevano lavorato<br />
come meccanici riparatori, aprirono una<br />
officina di riparazione motocicli ed automobili<br />
sotto la ragione sociale Temperino & C. -<br />
Poi timidamente cominciarono a costruire<br />
qualche sidecar e alcune motociclette. Il p<strong>as</strong>so<br />
dalle motocliclette alle auto fu breve.<br />
Così nel 1908, sotto la direzione dell’ ing. Giulio Cappa Spada produssero il<br />
prototipo di una autovettura che tuttavia rim<strong>as</strong>e<br />
"congelata" per ben 10 anni fino a dopo la<br />
Grande Guerra.<br />
I fratelli Temperino, gente con i piedi saldamente<br />
per terra, non pensavano di dover diventare<br />
i magnati dell’industria automobilistica,<br />
ma semplicemente il loro desiderio era produrre<br />
una vetturetta affidabile, di poco ingombo<br />
e sopratutto economica sia nel prezzo che<br />
Il prototipo della<br />
Temperino<br />
rim<strong>as</strong>to "ibernato" per ben<br />
10 anni (1908-1918)<br />
Maurizio Temperino<br />
(a sinistra)<br />
nella gestione giornaliera.<br />
P<strong>as</strong>sata la Prima Grande Guerra ripresero<br />
il progetto e costruirono complessivamente<br />
un migliaio di pezzi le cui parti meccaniche erano<br />
in tutto simili fra loro, ma cambiavano le corrozzerie che potevano essere a 2 posti,<br />
a 3 posti, corsa ed anche tr<strong>as</strong>porto merci.<br />
All’ inizio si avvalsero della collaborazione di tre aziende esterne: la Della<br />
Ferrera per i motori; gli Stabilimenti Farina per la carrozzeria. La ditta Antonio<br />
Opessi provvedeva per il telaio ed il montaggio.