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Breve Storia dell' Automobile italiana 153
Cisitalia
Correre, sempre più correre!
Questo l’eterno desiderio dell’uomo in una incessante sfida con se stessi.
Per chi poi ha provata l’ebbrezza della velocità agonistica, diviene un imperativo.
E’ ciò che accadde a Dusio, industriale torinese,
che aveva incrementato le proprie fortune con
l’industria bellica oltre che buon pilota sportivo che
godeva di stima e considerazione fra i “colleghi” più
blasonati.
Il suo pensiero era che fosse necessario creare
una Formula che utilizzasse vetture più semplici e meno
costose: la Formula 3.-
Non era facile far “digerire” questo concetto,
anche se in Inghilterra aveva preso a serpeggiare insistentemente.
Nasce così la Cisitalia, che coinvolge nomi
di alta valenza (attuale o futura) come Dante
Giacosa e Giovanni Savonuzzi.
Ma, soprattutto, forte dell’identità di vedute,
di un ottimo tecnico e pilota quale era l’
ingegnere Piero Taruffi.
La prima vettura che si mise in cantiere
era una monoposto derivata da un motore Fiat
1100B.-
Il motore sostanzialmente era il vecchio
motore 108S nato il 1933. Furono necessarie alcune modificazioni ed aggiornamenti
che lo portarono a 60 CV, poi 70 ed infine con l’adozione di due carburatori
giunse a viaggiare a ben 200 Km/h.
Era nata la D47,
era il 1946.-
Era dotata di un
buon motore, un telaio
tubolare, cambio ad innesti
rapidi a pedali, pesava
solo 400 kg in or-
La prima Cisitalia : la D 46
(Collezione privata)
Il frontale della D 46
dine di marcia, ma in ristrettezza
di mezzi economici,
per cui non si