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<strong>Breve</strong> <strong>Storia</strong> <strong>dell'</strong> Automobile italiana 187<br />

Artesi (Pulcino)<br />

Il f<strong>as</strong>cino dell’<strong>automobile</strong> e “la febbre del costruttore” di tanto in tanto colpisce<br />

qualcuno. Lo abbiamo già visto in questo volume relativamente al p<strong>as</strong>sato sia remoto<br />

che recente dell’automobilismo italiano.<br />

Una di queste “febbri” nel 1948 colpì in modo virulento anche Antonio Artesi<br />

a Palermo.<br />

Artesi costruì una vetturetta da città che chiamò molto affettuosamente “Pulcino”<br />

equipaggiata con motore di derivazione motociclistico a due tempi di 125 cc,<br />

raffreddato ad aria, tr<strong>as</strong>missione a catena e cambio a 4 marce + RM. La vetturetta<br />

pesava 150 Kg.<br />

Ad onore del vero la vetturetta era di <strong>as</strong>petto molto gradevole per cui riscosse<br />

grande simpatia nella folla di visitatori della III/a Fiera del Mediterraneo che si svolgeva<br />

a Palermo.<br />

Infatti presentava una carrozzeria a spigoli arrotondati come era nello stile<br />

dell’epoca delle auto americane e riecheggiava nel cofano anteriore e nella calandra<br />

la inconfondibile sagoma della prestigiosa Pontiac.<br />

Al signor Artesi rim<strong>as</strong>e la soddisfazione di raccogliere tutti i benevoli ed affettuosi<br />

apprezzamenti del pubblico, ma non quelle degli acquirenti dal momento che<br />

rim<strong>as</strong>e allo stato di prototipo e non entrò mai in produzione.<br />

La accattivante immagine della “Pulcino”

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