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<strong>Breve</strong> <strong>Storia</strong> <strong>dell'</strong> Automobile italiana 164<br />

Saba (Società Automobili <strong>Breve</strong>tti Angelino)<br />

La seconda Guerra Mondiale portò alla ribalta un nuovo mezzo che finì per<br />

divenire il logo di questa guerra: la Jeep.<br />

Cosa aveva questa piccola autovettura di tanto importante per colpire l’immaginario<br />

collettivo in modo così indelebile? semplicemente era dotata della trazione<br />

su tutte e quattro le ruote per cui era capace di viaggiare in condizioni di terreno al<br />

limite dell’impossibile.<br />

Una immagine oleografica la ritrae, rimanendo nella memoria di tutti, mentre<br />

sale una ripida scalinata.<br />

Questa tecnica fu adottata anche dalla qu<strong>as</strong>i totalità dei camions che parteciparono<br />

al grande conflitto.<br />

Noi sappiamo per esperienza di agricoltori che tutte le erbe che spuntano<br />

hanno avuto a monte un seme ed anche in questo c<strong>as</strong>o il seme c’è stato!<br />

Precisamente questo seme è rappresentato dalla Saba, industria milanese degli<br />

anni ‘25.<br />

Ma andiamo per ordine,<br />

Una lunga storia di esperimenti e prove è alle spalle della ditta che nel 1925<br />

presenta la sua prima vettura: la Stelvio.<br />

Era questa una vettura motorizzata da un quattro cilindri di soli 984 cc che<br />

erogava 22 Hp. Fu la prima ed unica vettura che la c<strong>as</strong>a produsse nei tre anni di<br />

attività.<br />

La Saba va ricordata comunque non per la sua Stelvio ma perchè fu l’antesignana<br />

in un campo nuovo, quello delle quattro ruote motrici che rappresentò il primo<br />

esempio di “fuoristrada” italiano.<br />

La Saba pensò alla possibilità di produrre un veicolo che avesse quattro ruote<br />

motrici ed addirittura le quattro ruote sterzanti individuando quali possibili utenti non<br />

solo i civili, ma addirittura l’Esercito.<br />

Nel 1927 ne fu costruito un esemplare, che però restò “figlio unico” stante le<br />

difficoltà finanziarie in cui si trovava l’azienda.<br />

Il veicolo si rivelò immediatamente interessante anche se i 22 Hp si rivelarono<br />

subito pochini per il gravoso compito cui era destinata; portava quattro persone e lo<br />

faceva veramente in condizioni impossibili!<br />

Furono effettuate molte prove ed in tutte ne uscì vittoriosa ed a testa alta.<br />

Come abbiamo detto intervennero una serie di fattori ostanti primo fra tutti<br />

quello finanziario e non ultimo l’eccessiva prudenza e diffidenza da parte dei vertici<br />

dell’Esercito nei confronti delle innovazioni.<br />

La Saba stretta alle corde dalle ormai pressanti difficoltà finanziarie chiuse i

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