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<strong>Breve</strong> <strong>Storia</strong> <strong>dell'</strong> Automobile italiana 167<br />

Iso Rivolta<br />

La Iso in Italia è sinonimo di grosse e prestigiose vetture note per la loro<br />

efficenza nonchè per il lusso delle finiture che vengono costruite a Varedo (MI) nei<br />

locali della Iso Motors Company.<br />

Tuttavia la storia della Iso ha inizio sin dal 1939 anno in cui Lorenzo Rivolta<br />

fonda a Bresso una azienda di modeste dimensioni denominata Isotermos.<br />

Scoppiata la seconda guerra mondiale le attività sono sospese ed alla ripresa<br />

la Isotermos immette uno scooter denominato appunto Iso,<br />

motore a due tempi e ruote raggiate leggermente più grandi<br />

di quelle dei normali scoter, ma decisamente minori delle motociclette.<br />

Bisogna attendere il 1953 per vedere l’azienda tuffarsi<br />

nel campo automobilistico con una vetturetta originale quanto<br />

ingegnosa.<br />

La vettura si chiamava Isetta.<br />

Nel frattempo anche la denominazione cambia in Iso<br />

Automobili s.p.a. che immette sul mercato la curiosa <strong>automobile</strong><br />

a due posti con accesso da un unico sportellone ubicato anteriormente e con<br />

una carreggiata molto diversa tra dietro ed avanti. Infatti le ruote di dietro sono<br />

molto ravvicinate ed hanno<br />

una carreggiata intorno<br />

alla metà di quella anteriore<br />

le cui ruote sono fuori<br />

dalla sagoma<br />

dell’abitacolo.Per entrare<br />

ed uscire dalla vetturetta<br />

che monta un motore di<br />

200 cc un originale sistema<br />

fa scansare il volante di<br />

guida all’atto dell’apertura<br />

dello sportellone che occupa<br />

l’intero frontale.<br />

L’<strong>as</strong>petto rotondeggiante la faceva somigliare molto all’abitacolo di un elicottero.<br />

Il motore derivava direttamente da quello della motocicletta e pur essendo a<br />

due tempi funzionava a benzina essendo munito di una pompa a portata variabile<br />

per la lubrificazione.<br />

Non aveva differenziale essendo le ruote posteriori motrici molto ravvicinate<br />

fra loro e ricevevano il moto a mezzo di due catene e da un cambio a 4 marce.

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