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<strong>Breve</strong> <strong>Storia</strong> <strong>dell'</strong> Automobile italiana 206<br />
Nelle penultime elezioni sotto la Presidenza dell’ on. dott. Luigi Rossi di Montelera<br />
Rodi Morabito risultò il primo degli eletti in Italia per numero di preferenze.<br />
Era solito dire “capisco i tranelli, le congiure, e forse finanche gli imbrogli<br />
nella vita di tutti i giorni, ma almeno nell’hobby siamo onesti, altrimenti sarebbe<br />
come barare al solitario”!<br />
Per tale ragione avversava tutti coloro che vestendo le vesti dell’amatore perseguivano<br />
principalmente scopi di mero lucro. Erano una minoranza, ma sufficente a<br />
turbare il buon andamento e l’immagine dell’ASI che è composto per la stragande<br />
maggioranza da persone app<strong>as</strong>sionate lontani dal volerci trarre guadagno.<br />
Tutto quanto sopra lo espresse ed evidenziò anche al nuovo Presidente ASI,<br />
conte dott. Vittorio Zanon di Valgiurata.<br />
Evitò per due volte in zona cesarini che La Manovella, organo ufficiale dell’<br />
ASI che l’aveva foraggiata a suon di centinaia di milioni (dell’epoca), una volta ormai<br />
lanciata, and<strong>as</strong>se a gruppi di editori “amici”.<br />
Con coraggio e forza denunciò varie storture in seno all’Asi e lo fece con parole<br />
molto dure a Torino in piena <strong>as</strong>semblea dei delegati dei Clubs.<br />
Giunse a dire in quella Assemblea che, vista l’attività di qualcuno, era ormai il<br />
momento di smettere di essere Ente Morale e bisognava iscriversi alla Camera di<br />
Commercio.<br />
Cosa poteva succedergli a questo punto? il minimo era guadagnarsi l’antipatia<br />
di qualcuno ... ed alle elezioni successive risultò il primo, dei non eletti!<br />
Questo lo amareggiò moltissimo anche perchè aveva sempre operato per l’interesse<br />
generale del movimento e sempre a spese proprie senza mai chiedere un rimborso.<br />
Abbandonò l’attività nell’ASI e si ritirò nel suo regno, un personale Aventino: “il<br />
suo garage”, senza però mai privare della sua esperienza chi, nuovo al movimento, si<br />
rivolgesse a lui.<br />
Fu consulente storico in grossi films come la Divina Creatura, I segreti di don<br />
Isidro, Il furto della Gioconda diretti da registi di fama internazionale e con la partecipazione<br />
di attori come Laura Antonelli, Marcello M<strong>as</strong>troianni, Michele Placido, Gordon<br />
Mitchell, Carla Gravina, Alessandro Aber, Riky Tognazzi ed altri.<br />
Nel 1998, dal chiuso del suo ritiro, pensò fosse giunto il momento di realizzare un<br />
suo sogno che aveva da tempo nel c<strong>as</strong>setto: creare un Museo dell’Automobile in<br />
Calabria.<br />
Propose la cosa alla Regione Calabria, alla Provincia, al Comune di Rosarno, la<br />
sua cittadina ove avrebbe voluto sorgesse il Museo.<br />
L’idea ebbe in principio ottime accoglienze da parte di tutti, ma poi si tramutò<br />
tutto in ... parole, parole, parole ... e tutto si raffeddò per intervenute beghe politiche<br />
ed inopinate intromissioni di personaggi paesani.<br />
Ecco detto chi è Franz Rodi-Morabito.<br />
Adesso forse sapete chi è; per cui nel mondo oggi vi è un Carneade in meno!