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Breve Storia dell' Automobile italiana 194
Era stato pilota di auto da corsa, ma lui si scheniva dicendo che era una mediocrità
(invece qualche risultato lo smentisce).
Non aveva realizzato il sogno di divenire giornalista sportivo, ma è stato un
avvincente scrittore.
Non si era laureato in ingengeria come il padre avrebbe voluto, ma è stato
insignito della Laurea Honoris Causa.
Come uomo era ritenuto (nessuno può sapere se effettivamente lo fosse nel
profondo del suo cuore oppure era solo una maschera!) spigoloso, riservato, duro
addirittura da qualcuno giudicato spietato!
Fu comunque un personaggio molto difficile da trattare.
Litigò spessissimo con i suoi tecnici, con gli organizzatori, con i suoi piloti.
Rimase emblematico il litigio con Tazio Nuvolari che li portò fino quasi a varcare
la soglia di un tribunale.
La cosa non dovrebbe stupire più di tanto dal momento che il carattere rude e
schietto del romagnolo Ferrari (anche se nato a Modena era figlio di forlivesi) e
quello del “Mantovano Volante”, Tazio Nuvolari, uomo portato a persistere con
testardaggine in tutte le sue cose anche le più apparentemente impossibili (alla fine di
una gara si ruppe il volante, lui non desistette e tagliò il traguardo con la vettura
guidata con una chiave inglese!) non potevano che portare ad impuntature epocali.
Deve stupire invece che i due personaggi non finirono in tribunale ma qualcuno dalle
altissime doti mediatrici (!) riuscì a comporre la faccenda bonariamente!
Tre immagini di Enzo Ferrari: a 22 anni al Mugello pilota Alfa Romeo, il volto corrucciato
che siamo stati abituati a vedere, un momento di intimità sconosciuta