Download this publication as PDF - Breve Storia dell' automobile ...

Breve Storia dell' Automobile italiana 57
cia decide di dotare la nuova vetturetta con un motore di 38 CV che deve dar forza
vitale ad un corpo macchina che somiglia in tutto alla sorella maggiore Aurelia.
Ma somiglia solo nelle sembianze dal momento che i freni tornano sui mozzi, il retrotreno
ritrova il ponte rigido, il cambio si accoccola dietro al motore.
Tuttavia la vettura è sempre ben curata non tradendo, anche nell’economicità, la
fama della Lancia.
Ne vengono prodotte tre serie: la Prima serie, come dicevamo è la copia ridotta
dell’Aurelia, la Seconda serie perde la coda spiovente per allungarsi in un cofano
posteriore per i bagagli che, anche se comodo, rende la linea alquanto una ibridazione
... quasi come la deformazione di ... un’ape regina. La terza serie adegua il
cofano motore a quello posteriore e cambia anche il frontale che diviene ovale e ben
riuscito ispirandosi alla Convertibile 2/a serie disegnata da Vignale e commercializzata
dalla stessa Lancia.
Come in tutte le cose “de gustibus ...” quindi alcuni dicono essere più bella la linea
della seconda serie, altri quella della terza serie. Noi propendiamo per la terza (non
si era capito?) .-
Delle Appia sono state anche realizzate versioni sportive (coupè Zagato) e versioni
coupè (Farina e Vignale) nonchè una cabriolet molto bella (Vignale). Queste ultime
adottavano un motore di 60 CV.
Una prima versione di spyder la Vignale l’ha realizzata, come detto, su autotelaio
della seconda serie ed era una due posti. Da ciò ne risultava una vettura un pochino
sbilanciata della parte posteriore che era troppo lunga e diremmo sproporzionata
rispetto al resto della vettura, comunque
sempre bella.
Per questa vettura Vignale realizzò una
particolare calandra ovale che risultò
bella per cui non solo è stata mantenuta
nella seconda versione, ma fu adottata
dalla Casa Madre per la stessa vettura
Appia 1/a serie
della terza serie e finì per divenire la calandra
anche della Flaminia.
Nella successiva serie di Vignale, montata
con gruppi meccanici della terza
serie, lo spider divenne cabriolet per cui
i posti passarono a 2+2 e la macchina
risultò molto bella ed equilibrata nella
Appia 3/a serie
forma e nelle dimensioni avendo perduto
quella lunghissima coda che la sbilanciava esteticamente.
A richiesta si poteva acquistare un hard top ma era necessario portare la vettura