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<strong>Breve</strong> <strong>Storia</strong> <strong>dell'</strong> Automobile italiana 70<br />

capitale sociale di 800.000 lire.-<br />

La nuova fisionomia aziendale portò alla n<strong>as</strong>cita in via Paolo Frisi 44 della<br />

prima vera <strong>automobile</strong>.<br />

Quanto sopra è riportato dall’ amico Antonio Gentile nel suo pregevole volume<br />

“Edoardo Bianchi” edito da Giorgio Nada Editore nel ’92, dal quale ci permettiamo<br />

di dissentire in parte.<br />

Infatti noi crediamo che le vetture che la Bianchi costruì negli anni 1901/4<br />

furono delle vere autovetture al pari di quelle delle altre C<strong>as</strong>e.<br />

Non ravvisiamo infatti la differenza fra queste e la 3,1/2 HP della FIAT (che<br />

pur è universalmente riconosciuta come autovettura) malgrado quella fosse veramente<br />

una carrozza cui avevano staccato i cavalli!<br />

Grande soddisfazione la C<strong>as</strong>a ebbe anche dai motori marini che furono utilizzati<br />

dal Ministero della Marina, dall’ Esercito, dalla Croce Rossa e persino dal<br />

Ministero della Marina Russa.<br />

Addirittura anche il Re<br />

fece montare sul motoscafo<br />

personale due motori<br />

Bianchi da 60 CV.-<br />

Avvalendosi di uomini<br />

come Giuseppe Merosi,<br />

Tomm<strong>as</strong>elli, Brambilla,<br />

Mayr, Franchini ed Alfieri<br />

M<strong>as</strong>erati la Bianchi trionfò<br />

in gare di altissimo prestigio<br />

e risonanza sia in Italia che all’estero.<br />

Bianchi Tipo 16 Sport<br />

Merosi aveva <strong>as</strong>secondato la volontà di Edoardo Bianchi progettando vetture<br />

sempre più lussuose e potenti. Giunsero a progettare addirittura un 11 litri di cilindrata.<br />

Ma l’utenza chiedeva una vettura seria ed affidabile, ma che non si discost<strong>as</strong>se<br />

eccesivamente dai modelli FIAT e, meglio ancora, dai prezzi della Fiat.-<br />

La sorte della Bianchi fu sempre di dover subire l’effetto trainante della Fiat,<br />

ma lo fece qu<strong>as</strong>i sempre con successo.<br />

Nel 1910/15 aveva in produzione tre tipi di vettura che dovevano fronteggiare<br />

l’invadenza Fiat.<br />

Comunque quella che ha avuto maggior fisionomia in questa “guerra” commericiale<br />

è stata la “A2”, il più piccolo dei tre modelli in poduzione, che con i suoi<br />

2120 cc tenne abb<strong>as</strong>tanza testa alla Fiat “0”.<br />

L’orientamento della Bianchi fu quindi di standardizzare la produzione tentando<br />

addirittura di offrire un solo modello (il progetto non fu mai possibile realizzarlo in

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