Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez

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esclusiva (100% di soci o amministratori o di titolari d'impresa per le ditte individuali) 170 . I principali dati dell’Osservatorio consentono di delineare un profilo più preciso delle imprese femminili, mentre ancora poco si può ricavare sulle imprenditrici poiché le uniche informazioni di genere trattate da questa fonte sono quelle riferite alle “cariche”, di cui si sono già descritti i limiti. Secondo i dati più recenti (31 dicembre 2003), le imprese femminili in Italia sono 1.174.543, pari al 23,5% del totale di quelle attive. Il dato medio cela come sempre differenze territoriali non trascurabili e in qualche caso perfino inattese: nel Mezzogiorno infatti c'è l’incidenza più elevata di imprese femminili, con oltre il 26% del totale, mentre nel Nord-Est esse non raggiungono il 22%. Il divario più ampio a livello regionale è quello tra il Molise e la Lombardia o l’Emilia-Romagna: nel primo caso ben tre imprese su dieci sono "femminili", mentre negli altri due lo sono meno di due ogni dieci (Tab. 6). Questi primi dati forniscono già qualche indizio circa le caratteristiche delle imprese guidate dalle donne, che risultano più diffuse nei contesti produttivi in cui le aziende sono mediamente di piccole dimensioni e concentrate nei settori più tradizionali (agricoltura, commercio), mentre sono meno presenti nelle aree a più forte industrializzazione e connotate da sistemi di piccole-medie imprese. Una prima conferma viene dai dati sulla natura giuridica delle imprese femminili: quasi il 74% è costituita come ditta individuale, contro il 68% delle imprese totali. Questo spiega perché la “presenza di imprese femminili è concentrata per una maggioranza schiacciante nella forma esclusiva, ovvero con una coincidenza totale tra impresa e figura femminile che la governa” 171 . Anche le società di persone risultano un po’ più diffuse tra le imprese guidate dalle donne (19,6%, contro la media del 17,6%), in quanto a loro volta costituiscono una forma semplice di società, adatta all’esercizio di attività commerciali o di attività produttive di piccole dimensioni. 170 Negli Stati Uniti il Center for Women’s Business Research elabora periodicamente, sulla base dei dati censuari, un quadro statistico in cui vengono distinte le imprese condotte o possedute al 50% da donne,e quelle la cui conduzione o proprietà sono a maggioranza femminile. Nel 2004 sono state così individuate 10 milioni 600 mila imprese private del primo tipo, pari a quasi il 48% del totale; tra queste, 6 milioni 700 mila, cioè il 63%, sono a maggioranza femminile. Vedi il sito www.womensbusinessreserch.org. 171 Ministero delle Attività Produttive-Unioncamere, Impresa in Genere, op. cit., pag. 26. 118
Tab. 6 - Imprese totali e imprese femminili per regione e ripartizione geografica Imprese totali Imprese femminili % femminili Valle d'Aosta 12.710 3.438 27,0 Piemonte 403.789 97.049 24,0 Lombardia 771.801 153.755 19,9 Liguria 136.463 36.128 26,5 Nord-Ovest 1.324.763 290.370 21,9 Friuli-Venezia Giulia 101.851 24.764 24,3 Trentino-Alto Adige 99.357 20.119 20,2 Veneto 449.932 93.423 20,8 Emilia-Romagna 415.251 82.695 19,9 Nord-Est 1.066.391 221.001 20,7 Toscana 346.126 81.999 23,7 Marche 155.459 36.391 23,4 Umbria 80.325 20.688 25,8 Lazio 351.063 91.539 26,1 Centro 932.973 230.617 24,7 Abruzzo 127.625 36.099 28,3 Molise 33.187 10.727 32,3 Campania 441.035 122.100 27,7 Puglia 337.402 80.499 23,9 Basilicata 56.025 16.732 29,9 Calabria 149.653 36.909 24,7 Sicilia 383.617 95.518 24,9 Sardegna 143.067 33.971 23,7 Mezzogiorno 1.671.611 432.555 25,9 ITALIA 4.995.738 1.174.543 23,5 FONTE: ELABORAZIONI CNEL SU DATI OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE, UNIONCAMERE-INFOCAMERE Nel complesso, dunque, il 93% delle imprese femminili rientra in queste due tipologie giuridiche, mentre le società di capitale sono appena il 5,3%, contro una media del 12%. Ciò aiuta a comprendere come mai il 69% delle imprese femminili sia privo di capitale sociale, benché questo sia un problema largamente diffuso tra le imprese italiane (in media, infatti, il 65,5% non ha capitale sociale). Differenze territoriali significative vi sono anche per questo aspetto (Tab. 7). La quota più elevata di imprese femminili costituite in forma di società di capitali è nel Nord-Ovest (7%, contro il 4% delle Regioni meridionali), dove sono più presenti anche le altre forme societarie: le società di persone sono oltre il 26% delle imprese femminili, contro meno del 14% nel Mezzogiorno. La Lombardia ha la quota più elevata di imprese femminili costituite in forma societaria: sono quasi la metà, di cui circa il 10% società di capitali e oltre il 119
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