Condizione dichiarata nel 1998 Dip. indetermina to Tab. 1 - Confronto tra la condizione dichiarata nel 1998 e nel 2001 Dip. a tempo det. Formazione o apprendista Autono mo Coadiu vante Senza contratto Condizione dichiarata nel 2001 Disocc upato Studente Pensionato Casalinga Servizi militari Inattivo Totale % Dipendente a tempo indeterminato 85,1 1,8 0,3* 2,9 0,1* 1,4 1,2 0,1* 4,7 1,4 1,0 100,0 28,1 Dipendente a tempo determinato 49,8 24,1 0,7* 3,8 0,3* 4,5 8,2 1,0* 2,7* 1,7* 1,0* 2,1* 100,0 2,3 contratto di formazione/apprendista 40,7 4,7 16,3 8,1* 9,3* 10,5* 2,3* 2,3* 1,2* 4,7* 100,0 0,7 Autonomo 6,0 1,0 0,4* 81,0 1,2* 1,4* 2,2 0,0* 5,0 1,3* 0,5* 100,0 10,8 Coadiuvante 3,4* 2,7* 1,4* 29,5 28,1 2,1* 3,4* 2,1* 8,9* 15,1* 3,4* 100,0 1,2 Senza contratto 33,9 7,0* 1,1* 5,4* 1,6* 19,9 11,8* 0,5* 5,4* 9,7* 0,5* 3,2* 100,0 1,5 Disoccupato 20,5 7,7 2,5* 7,7 0,6* 4,7 38,6 2,8* 0,7* 9,8 4,3 100,0 7,4 Studente 11,1 5,2 3,1 3,4 0,5* 1,8* 15,4 54,4 1,3* 2,7* 1,0* 100,0 7,4 Pensionato 0,2* 0,5* 0,1* 95,9 1,1 2,2 100,0 20,8 Casalinga 1,6 0,8* 1,4 0,4* 0,7* 2,2 4,9 84,7 3,3 100,0 17,7 In comunità o nei servizi militari 28,6* 7,1* 4,8* 7,1* 2,4* 11,9* 23,8* 14,3* 100,0 0,3 Inattivo 5,5* 3,7* 6,8* 3,2* 6,8* 20,5 16,9 36,5 100,0 1,7 Totale 29,4 2,5 0,7 11,5 0,7 1,7 5,7 4,4 23,4 17,2 0,2 2,6 - 100,0 Nota per tutte le tabelle: * Dato poco attendibile per la scarsa numerosità campionaria FONTE: ELABORAZIONI CNEL SU DATI ISTAT, PANEL EUROPEO SULLE FAMIGLIE 170
3. LE TRANSIZIONI: STABILITÀ, ASCESA, DISCESA Per sintetizzare le informazioni contenute nella Tab. 1 secondo l'esito <strong>del</strong>le transizioni è stata creata una tipologia di tragitti che distingue innanzitutto le situazioni principali, cioè quelle di stabilità, di ascesa, di discesa e di ascesadiscesa, a cui associa due altre condizioni: di permanenza nella marginalità lavorativa, e di rientro nel mercato <strong>del</strong> lavoro. La Tab. 2. fornisce la distribuzione degli interpellati per tipo di tragitto, riportandola alla popolazione totale. Il 33,3% degli interpellati 2001 (equivalenti a circa 16 milioni di lavoratori, cioè al 58,3% <strong>del</strong>la popolazione attiva) ha mantenuto la stessa condizione <strong>del</strong> 1998, stando per il 24,6% nel lavoro dipendente e per l'8,8 nel lavoro autonomo. Al tempo stesso il 3,6% degli interpellati (equivalente a un milione e 700 mila lavoratori, cioè il 6,3% <strong>del</strong>la popolazione attiva) mantiene la stessa condizione di marginalità: disoccupato, lavoratore in nero, coadiuvante. Il 6,5% degli interpellati (poco più di tre milioni di lavoratori) è in una situazione di ascesa, essendo ad esempio passato da un contratto a termine ad uno a tempo indeterminato. Il 3,8% degli interpellati (equivalente a un milione e 800 mila persone) è invece in una situazione di discesa. Tab. 2 - Ammontare assoluto e percentuale <strong>del</strong>le transizioni 1998-2001 Valori assoluti (in migliaia) Percentuale sul totale Percentuale sugli attivi Stabilità: stessa condizione di lavoro 16.184 33,3 58,3 - dipendenti 11.927 24,6 43,0 - autonomi 4.257 8,8 15,3 Permanenza nella marginalità lavorativa 1.753 3,6 6,3 Ascesa 3.148 6,5 11,3 Ascesa-discesa: 1.700 3,5 6,1 - afflusso lavoro autonomo da altre condizioni 852 1,8 3,1 - afflusso lavoro autonomo da lavoro dipendente 460 0,9 1,7 - deflusso da lavoro autonomo 388 0,8 1,4 Discesa 1.864 3,8 6,7 Rientro nel mercato <strong>del</strong> lavoro 677 1,4 2,4 Uscita dal mercato <strong>del</strong> lavoro 2.417 5,0 8,7 - per altri motivi 1.363 2,8 4,9 - per pensione 1.054 2,2 3,8 Totale attivi 2001 27.743 57,1 100 Resta fuori dal mercato <strong>del</strong> lavoro 20.827 42,9 - Totale 48.570 100 - FONTE: ELABORAZIONI CNEL SU DATI ISTAT, PANEL EUROPEO SULLE FAMIGLIE Più ambivalenti e difficili da valutare i passaggi verso e dal lavoro autonomo (un milione e 700 mila persone, pari al 3,5% <strong>del</strong> campione e al 171
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