Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez

13,5% delle donne al Sud contro il 19,6% al Nord. Come mostra il Graf. 5, con
la nuova indagine l'incidenza del lavoro a tempo parziale aumenta invece in
tutte le ripartizioni ma in particolare al Centro e al Sud, dove supera il 20%. Nel
complesso, dunque, con la nuova rilevazione si ha una omogeneizzazione
territoriale del part-time.
30
25
20
15
10
5
0
FONTE: ISTAT
Graf. 5 - Quota part-time donne per zona: confronto fra vecchia e
nuova indagine (gennaio 2004)
Vecchia indagine
20,2
25,7 25,5
16,3
6. I NUOVI CONNOTATI DEL LAVORO A TEMPO PARZIALE
La maggiore sensibilità della rilevazione continua delle forze di lavoro nel
cogliere la presenza di occupazioni a tempo parziale, che in precedenza non
risultavano, è dunque evidente e appare addirittura superiore al previsto. Il
problema è che non si tratta esclusivamente di occupazione aggiuntiva: la
nuova rilevazione coglie 770 mila occupate a tempo parziale in più, ma la
differenza complessiva di occupazione femminile rispetto alla vecchia
rilevazione è di sole 340 mila unità. In sostanza, la nuova rilevazione riesce a
cogliere 340 mila nuove occupate part-time che prima non risultavano
lavorare, ma registra come part-time 430 mila donne che prima risultavano
lavorare a tempo pieno. La stessa tendenza si registra anche per gli uomini,
sebbene in misura più ridotta.
E' vero dunque che la nuova rilevazione continua è nettamente più
sensibile, ma questa sensibilità si esercita in una doppia direzione: consente di
cogliere forme di partecipazione al lavoro a tempo parziale che in passato
risultavano nascoste, ma fa sì che molti lavori, prima registrati come a tempo
pieno, ora risultano a tempo parziale. Questa seconda forma di sensibilità è più
difficile da spiegare: è ovvio che un questionario meglio impostato 83 e il ricorso
83 Sulle differenze tra vecchio e nuovo questionario Istat vedi l'Appendice metodologica.
13,5
21,1
Nuova indagine
17,9
Nord Centro Sud e Isole ITALIA
24,6
54