Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez

Torniamo ora all'annata trascorsa. Il 2004 può essere così sintetizzato:
occupazione avanti adagio. Questo quadro convalida i timori espressi l'anno
scorso circa l'esaurirsi del ciclo positivo che, avviato dopo il varo della Legge n.
196 del 1997 - il "pacchetto Treu" - era poi stato alimentato dalla domanda di
lavoro e, successivamente, stimolato dal credito d'imposta 8 . (Un motivo che
potrebbe spiegare le deludenti performance 2003-2004 è il diluirsi dell'effettoincentivi
9 , come mostra anche il divario fra risorse prenotate e risorse disposte,
dopo le 23.800 assunzioni agevolate del 2004 10 .)
L'esaurimento del ciclo emerge dal Graf. 1, che affianca i saldi annui degli
occupati e dei disoccupati fra il 1998 e il 2004 11 . Gli occupati salgono subito
vigorosamente fino al 2001, poi la crescita si fa meno intensa nel 2002,
riprende nel 2003, e scende nettamente nel 2004. Invece i disoccupati
cominciano a scendere soltanto dal 1999 ma poi il calo continua decisamente
fino al 2001 per ridursi in modo brusco nel 2002; nel 2003 il calo sembra quasi
arrestarsi, per riprendere poi debolmente nel 2004.
D'altro canto, mentre nel 2004 la Cgil aveva segnalato 2.778 aziende in
crisi con 157.525 addetti, all'inizio del 2005 la Cisl ne ha segnalate 3.267 con
193.959 addetti, di cui circa metà in Cassa integrazione 12 . A questo
"ammortizzatore sociale" - secondo i dati Cisl - hanno fatto ricorso 1.860
imprese (il 7,1% in più del 2003), con le seguenti causali: il 34,6% per crisi, il
30,2% per amministrazione controllata, il 21% per ristrutturazione e il 13,5%
per contratti di solidarietà. In marzo e aprile, partendo dalle crisi all'Alitalia e
nel distretto di Prato che avevano portato ad appositi accordi fra le parti
sociali, il Governo ha pertanto reso operante l'art. 3 della Legge finanziaria
2004 estendendo la Cassa integrazione straordinaria al settore del trasporto
aereo e, in via sperimentale, ad alcune realtà di piccola impresa.
Ma la crescita dell'Italia è stata insoddisfacente soprattutto se la si
confronta con quella mondiale (+5%: il valore più alto degli ultimi 20 anni), e
con gli incrementi registrati nel Regno Unito, in Francia, e anche in Germania:
rispettivamente: 3%, 2,5% e 1,6%. Negli Stati Uniti la crescita è stata del
4,4%, superando nettamente le performance dell'Unione Europea, che nel
frattempo si è allargata a dieci nuovi Paesi 13 .
8
CNEL, Rapporto sul mercato del lavoro 2003, luglio 2004, pag. 9.
9
Vedi le dichiarazioni raccolte da V. Viola: Al Sud si esaurisce l'effetto-incentivi, "Il Sole-24 Ore", 22
marzo 2005, ma anche: "Il bonus occupazione" in Ministero dell'Economia e delle Finanze-Dipartimento
per le Politiche di Sviluppo e di Coesione, Rapporto Annuale 2004, 31 gennaio 2005, pagg. 242-243;
dal 1° febbraio 2005 si sono riaperte le domande.
10
G. Rosa, M. Sabatini e M. Gasbarrone (a cura di), Monitoraggio Mezzogiorno, Studi e Documenti
Confindustria, n. 59, marzo 2005.
11
Onde facilitare il confronto con il Rapporto sul mercato del lavoro 2003, op. cit., pag. 11, per gli anni
precedenti sono stati utilizzati i saldi della vecchia serie. Si consideri, che rispetto alla serie ricostruita, i
saldi 1998-2003 presentano scarti modesti: gli occupati salgono da 1.847 a 1.857 mila e i disoccupati
scendono da 592 a 536 mila.
12
Vedi anche: Cisl, Terzo rapporto Cisl sull’industria italiana, www.cisl.it, febbraio 2005;
Democratici di sinistra, Occupazione e politica industriale. 2° Rapporto, “Lavoro e Welfare”, n. 2,
novembre 2004; Fiom-Cgil, "Osservatorio sull'industria metalmeccanica", n. 14, febbraio 2005.
13
Vedi "Lavoro e mercato nei Paesi dell'Europa allargata e nei nuovi Paesi entrati", in CNEL, Rapporto sul
mercato del lavoro 2003, op. cit.
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