Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez
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Tab. 7 - Forze di lavoro per regione,<br />
confronto 2003-2004 (000)<br />
Regioni 2003 2004<br />
Variazioni<br />
000 %<br />
Lazio 2.189 2.255 66 3,0<br />
Marche 653 669 16 2,5<br />
Lombardia 4.238 4.327 89 2,1<br />
Umbria 353 360 7 2,0<br />
Trentino-A.A. 443 451 8 1,8<br />
Molise 121 123 2 1,7<br />
Veneto 2.107 2.133 26 1,2<br />
Piemonte 1.879 1.895 16 0,9<br />
Toscana 1.560 1.569 9 0,6<br />
Sardegna 686 689 3 0,4<br />
Puglia 1.462 1.461 -1 -0,1<br />
Calabria 728 724 -4 -0,5<br />
Emilia-Rom. 1.930 1.917 -13 -0,7<br />
Liguria 650 644 -6 -0,9<br />
Basilicata 226 222 -4 -1,8<br />
Friuli-V.G. 531 520 -11 -2,1<br />
Campania 2.136 2.088 -48 -2,2<br />
Sicilia 1.798 1.739 -59 -3,3<br />
Val d'Aosta 59 57 -2 -3,4<br />
Abruzzo 540 520 -20 -3,7<br />
Italia 24.289 24.365 76 0,3<br />
FONTE: ISTAT, FORZE DI LAVORO, MEDIE 2003 E 2004<br />
Spicca soprattutto il bilancio occupazionale <strong>del</strong>la Sicilia, con ben 61 mila<br />
disoccupati in meno e appena 2 mila occupati in più. Ancora più vistosa appare<br />
la situazione <strong>del</strong>la Campania, dove il calo riguarda sia i disoccupati (-34 mila)<br />
che gli occupati (-14 mila). Meno grave la situazione <strong>del</strong>la Calabria, dove i 17<br />
mila disoccupati in meno potrebbero essere parzialmente spiegati dagli 11 mila<br />
occupati in più. In sostanza, l'intero "effetto scoraggiamento" pare dipendere<br />
da una caduta dei disoccupati avvenuta in due grosse Regioni <strong>del</strong> Mezzogiorno.<br />
Non si può escludere che ciò dipenda dal subentro degli intervistatori<br />
professionali Istat al posto di rilevatori occasionali, quali i dipendenti comunali<br />
o i vigili urbani, che in situazioni di elevatissima disoccupazione cronica<br />
potevano essere indotti a "contare" più disoccupati di quelli registrabili con tutti<br />
i crismi. Più in generale, si deve supporre che ci fosse scoraggiamento anche in<br />
precedenza, ma che con la vecchia serie statistica non lo si vedesse: si contava<br />
come disoccupato chi era in realtà inattivo.<br />
E' stato evocato anche un "effetto occultamento" che potrebbe essersi<br />
verificato sia con la nuova impostazione <strong>del</strong> questionario Istat, sia come<br />
conseguenza indiretta <strong>del</strong>la campagna di "conta dei disoccupati" 33 , registrati ai<br />
33 B. Anastasia, M. Disarò e M. Rasera, La conta dei disoccupati veneti. Evidenze amministrative al<br />
31.12.2003, "Veneto <strong>Lavoro</strong>. Osservatorio sul mercato <strong>del</strong> lavoro veneto", settembre 2004.<br />
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