Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez

130
120
110
100
90
80
1970
Graf. 1 - Industria in senso stretto: dinamica dell'occupazione (1970=100)
1972
Occupati totali Occup. dipendenti Occ. indipendenti
1974
1976
1978
1980
1982
FONTE: ELABORAZIONE CNEL SU DATI ISTAT, CONTABILITÀ NAZIONALE
1984
1986
1988
A partire da questa data si avviano processi consistenti di ristrutturazione
industriale, che nella prima metà degli anni Ottanta si traducono in una perdita
di oltre 500 mila posti di lavoro, a fronte peraltro di un’intensa dinamica del
valore aggiunto per addetto, che infatti nella seconda metà del decennio
supera per la prima volta quella dell’economia nel suo insieme (Graf. 2).
Nella seconda metà degli anni Ottanta la contrazione di posti di lavoro
nei comparti manifatturieri viene fermata, grazie anche alla crescita delle
posizioni di lavoro indipendenti. Il trend calante riprende poi nei primi anni
Novanta, dopo la grave crisi economica e politica culminata nella grande
svalutazione del 1992-1993, e si arresta tra il 1996 e il 1997. Dal 1998 in poi
gli occupati nell'industria si mantengono sostanzialmente costanti, anche se
dopo il 2001 aumentano le situazioni di crisi aziendale e il ricorso agli
ammortizzatori sociali 228 . (Misurati in termini di unità di lavoro per
neutralizzare l’effetto distorsivo dovuto alla crescita del part-time, gli occupati
nell'industria registrano peraltro un modesto calo). Al tempo stesso, cresce
l'occupazione complessiva per il sensibile aumento dei posti nei servizi.
228 Gli occupati coinvolti sono quasi 400.000, circa il 10% del totale: CISL, Una nuova politica per
l’industria italiana, Roma, 3° Rapporto industria, febbraio 2005.
1990
1992
1994
1996
1998
2000
2002
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