Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez
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Così, mentre per alcune nazionalità le quote prefissate sono risultate<br />
superiori alle istanze effettivamente avanzate (per la Nigeria sono state<br />
redistribuite le quote eccedenti), per altre sono emerse forti eccedenze di<br />
domande di autorizzazione. A poco tempo dalla regolarizzazione e già nel 2004<br />
si è pertanto formato un consistente stock di istanze non accolte per<br />
esaurimento <strong>del</strong>le quote 209 . E' quindi lecito supporre che a diverse di queste<br />
domande corrisponda una persona già al lavoro in Italia, cioè irregolarmente<br />
presente 210 .<br />
Per il 2005, il Decreto <strong>del</strong>la Presidenza <strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong> dei Ministri <strong>del</strong> 17<br />
dicembre 2004 ha esteso a 79.500 i neo-comunitari ammissibili, mentre le<br />
quote “ordinarie” - come ormai da 4 anni - sono state fissate in 79.500, 211 cui<br />
in aprile si sono aggiunte altre 20.000 unità per lavoro stagionale. Al dettaglio<br />
<strong>del</strong>le previsioni per Paese di provenienza e per durata <strong>del</strong> rapporto (sempre<br />
con netta preferenza per il lavoro stagionale, come si vede nella Tab. 9), per le<br />
quote non riservate per nazionalità di origine è stata aggiunta una previsione<br />
settoriale di 15 mila quote destinate al lavoro domestico e di 5 mila agli<br />
impieghi in edilizia.<br />
Tab. 9 - Programmazione dei flussi: quote complessive e quote<br />
riservate esclusivamente per lavoro stagionale, 1999-2005<br />
Totale<br />
- di cui<br />
esclusivamente<br />
stagionali<br />
% ingressi<br />
esclusivamente<br />
stagionali<br />
1999 59.100 26.600 56,5%<br />
2000 83.000 46.883 56,5%<br />
2001 89.400 39.400 44,1%<br />
2002 79.500 60.000 75,5%<br />
2003 79.500 68.500 86,2%<br />
2004* 79.500 50.000 62,9%<br />
2005** 99.500 45.000 45,2%<br />
Nota: * più 36 mila quote (di cui 16 mila soltanto stagionali) per i cittadini di Paesi<br />
neocomunitari; ** più 79.500 quote per i cittadini di Paesi neocomunitari.<br />
Con un’importante modernizzazione procedurale, per il 2005 si è altresì<br />
previsto che le istanze per l’autorizzazione all’ingresso vengano presentate dai<br />
datori di lavoro tramite gli uffici postali (sul mo<strong>del</strong>lo di quanto già sperimentato<br />
209<br />
In Veneto le istanze giacenti a fine 2004 erano 580 per il lavoro stagionale e 9.619 per il lavoro non<br />
stagionale (di cui 6.827 per cittadini non appartenenti alle nazionalità privilegiate): Veneto <strong>Lavoro</strong>,<br />
Dossier. Lavoratori extracomunitari in Veneto. Un quadro aggiornato, giugno 2005, in www.venetolavoro.it.<br />
Uno studio utile a individuare la domanda di lavoro di nuovi immigrati ha analizzato le 3.009<br />
domande presentate nel 2004 a Treviso, a fronte <strong>del</strong>le 831 quote concedibili: Osservatorio economico<br />
<strong>del</strong>la provincia di Treviso, La domanda di lavoro immigrato. Una ricerca sulle richieste alla Direzione<br />
provinciale <strong>del</strong> lavoro di Treviso, Collana Studi e Ricerche, n. 7, marzo 2005. Sono emersi: l'elevato<br />
peso <strong>del</strong>le richieste per l'edilizia (attivate principalmente da imprenditori stranieri); la quota contenuta<br />
di richieste provenienti dalle famiglie (13%); l’elevata quota di richieste con documentazione<br />
insufficiente, destinate a essere respinte. Anche ridimensionando la domanda di lavoro effettiva, questa<br />
eccedeva comunque le quote assegnate.<br />
210<br />
In Presidenza <strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong> dei Ministri, op. cit., pag. 17, si riconosce che “è difficile separare la<br />
domanda di regolarizzazione di lavoratori irregolari già presenti da quella di nuovi ingressi”.<br />
211<br />
La “stabilità” stessa di questi numeri mostra che prescindono dalle effettive esigenze <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong><br />
lavoro.<br />
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