Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez

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Gran Bretagna Olanda Italia Francia Spagna Germania Gran Bretagna Olanda Italia Francia Spagna Germania FONTE: EUROSTAT, 2003 Graf. 7 - Disoccupati per classi d'età in alcuni paesi europei 15 - 24 25-39 40-49 50 e oltre 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Graf. 8 - Lavoratori a termine per classi d'età in alcuni paesi 15 - 24 25-39 40-49 50 e oltre 0% 20% 40% 60% 80% 100% Diversa è invece la composizione dell'occupazione temporanea: in quasi tutti gli altri Paesi essa è più spostata verso le età giovanili, mentre in Italia è più adulta e ricalca quella della disoccupazione (Graf. 8). Se riprendiamo quanto già detto per le collaborazioni, anch'esse piuttosto adulte, sembra di poter scorgere una funzione in parte diversa del lavoro a tempo determinato in Italia rispetto agli altri Paesi: in Germania, ma anche in Olanda e Francia, esso è in misura maggiore uno strumento per l'ingresso delle forze di lavoro giovanili, mentre in Italia sembra piuttosto una esperienza speculare alla disoccupazione. 11. UN NUOVO SCENARIO DEL NOSTRO MERCATO DEL LAVORO Anche sulla base dei soli dati ancora parziali, finora diffusi, la nuova rilevazione continua delle forze di lavoro ci consegna un quadro del mercato 60
del lavoro molto più articolato e complesso, senz'altro più aderente alla realtà ma anche più difficile da inquadrare. Sarà necessario adeguare in modo confacente l'approccio analitico e la stessa terminologia: già sulla base dei dati finora presentati, emerge ad esempio che la generica nozione di lavoro "atipico", nella quale rientra tutto ciò che non è a tempo pieno e indeterminato, non sintetizza la realtà ma la confonde. Il part-time infatti è cosa ben diversa dal lavoro a tempo determinato, ed entrambi questi fenomeni sono non soltanto differenziati al loro interno ma oltretutto possono sovrapporsi. Un discorso particolare va fatto per il lavoro indipendente. Troppo spesso consideriamo la sua estensione come la patologica sopravvivenza di una problematica peculiarietà italiana. Forse la diagnosi è giusta, ma l'attenzione sulla consistenza dell'aggregato non deve occultarne né l'eterogeneità socioeconomica né i mutamenti di composizione interna. Il nuovo lavoro indipendente include 500 mila collaboratori, e per ciò stesso muta significato, ma comprende da sempre imprenditori grandi e piccoli, liberi professionisti, e coadiuvanti dell'azienda familiare. Figure fra loro così diverse che non vanno confuse, e oltretutto, nel tempo, hanno probabilmente cambiato fisionomia. Chi sono i liberi professionisti di oggi e quanto sono liberi rispetto al passato? Anche alcune categorie interpretative consolidate cambiano significato. Così è ad esempio per il concetto di "scoraggiamento". Come si è visto, la rilevazione continua riesce a cogliere forme di lavoro femminile che prima risultavano nascoste perché circoscritte nella durata o nell'orario. Questa nuova sensibilità, però, non è limitata soltanto al lavoro ma alla partecipazione nel suo complesso: abbiamo non soltanto più donne occupate ma anche più donne disoccupate e più donne alla ricerca non attiva o semplicemente disponibili al lavoro (Graf. 9). E' ovvio che questa partecipazione marginale è più facilmente suscettibile di oscillazioni nel breve periodo, in relazione alle occasioni concrete offerte dal mercato. 61
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