Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez

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operativa, con la messa a punto delle procedure per l’accesso alle agevolazioni previste. Lo stato dei Contratti di localizzazione in istruttoria è riportato nella Tab. 5. Due iniziative sono state approvate con decreto del Ministero delle Attività produttive, per un totale di investimenti di 113 milioni di euro, mentre sono in corso di stipula i relativi Accordi di Programma Quadro per la definizione delle infrastrutture materiali e immateriali. I progetti, che riguardano i settori del turismo e dell’agroindustria, interessano le Regioni Sicilia e Calabria. Altre due proposte, ritenute ammissibili dal Comitato operativo, interessano le Isole maggiori per complessivi investimenti di 80 milioni di euro, mentre altre dieci, in corso di valutazione, prevedono un importo complessivo di 1,3 miliardi di euro (per quasi il 60% connessi a un intervento turistico in Sicilia). I partner esteri provengono, oltre che da Paesi europei come Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Spagna e Austria, dagli Stati Uniti, dal Giappone, da Israele e dalla Thailandia. Tab. 5 - Contratti di localizzazione in istruttoria Regione Settore Investimento Agevolazioni (milioni €) (milioni €) 1. Iniziative approvate dal Ministero delle Attività produttive Sicilia Turismo 84 36 Calabria Agroindustria 29 15 Totale 113 51 2. Iniziative dichiarate ammissibili dal Comitato operativo Sicilia Turismo 43 19 Sardegna Imballaggi 37 19 Totale 80 38 3. Proposte di investimento in fase di valutazione Sicilia Turismo 780 250 Calabria Energia biomasse 55 20 Sardegna Energia eolica 38 14 Puglia Tessile 123 40 Sicilia Energia biomasse 32 15 Calabria Logistica 46 20 Sicilia Biotech 50 25 Puglia Fili metallici 12 5 Campania Componenti auto 79 47 Campania Apparecchiature medicali 91 45 Totale 1.306 481 FONTE: ELABORAZIONI CNEL SU: MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE– DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO, RAPPORTO ANNUALE 2004 190
5. ECONOMIA SOMMERSA, EVASIONE, EMERSIONE 1. ECONOMIA E LAVORO SOMMERSO 271 L'Istat ha aggiornato al 2002 le stime del prodotto e dell'occupazione attribuibili "alla parte di economia non direttamente osservata costituita dal sommerso economico" 272 , cioè - secondo le convenzioni statistiche internazionali - da quella produzione di beni e servizi che, "pur essendo legale, sfugge all'osservazione diretta in quanto connessa al fenomeno della frode fiscale e contributiva". Dunque una componente di contabilità nazionale che non comprende le attività illegali, quelle vietate dalla legge o svolte da operatori non autorizzati 273 . I dati forniti dall'Istat per l'ultimo decennio si basano anche per il 2002 su due ipotesi circa il valore aggiunto prodotto dall'area del sommerso: quella minima è di 189 miliardi di euro e quella massima di 204 miliardi; le rispettive quote sul prodotto interno lordo si collocano pertanto fra il 15,1% e il 16,2%. Fra il 2001 e il 2002 il sommerso sarebbe cresciuto secondo la stima minima del 9,7%, mentre secondo quella massima sarebbe diminuito del 4,2%. Questa discrepanza si accompagna peraltro all'avvicinamento delle due stime, che distano soltanto di 1,1 punti: un risultato rimarchevole perché mostra un maggiore controllo statistico sull'andamento reale dell'economia italiana. (Uno scostamento di pari entità si ebbe nel 1996, e soltanto nel 1998 esso scese fino a 1 punto.) E' molto significativo che il lavoro non regolare costituisca la maggiore delle tre componenti di ricalcolo del prodotto effettuato dall'Istat per il 2002: al lavoro sommerso si deve infatti il 50,5% del di più, mentre il 42,2% si deve alla rivalutazione del fatturato, e appena il 7,1% alla riconciliazione delle stime fra offerta e domanda. Sempre nel 2002 l'incidenza del lavoro sommerso sul prodotto è stata dell'8,2%: una quota minore si era avuta soltanto dieci anni prima, nel 1992, con l'8,1%. Passiamo ora dal prodotto agli occupati. Quali sono innanzitutto le posizioni irregolari? In questa definizione l'Istat comprende: a) residenti occupati a tempo pieno che si dichiarano tali all'Istat ma non risultano dalle rilevazioni sulle imprese; b) studenti, casalinghe e pensionati che ammettono di svolgere lavori ma all'Istat dichiarano di essere inattivi; c) stranieri non residenti con impieghi non regolari; d) occupati regolari con altri impieghi non dichiarati. 271 Vedi: CNEL, Rapporto sull'economia sommersa, 2001; e anche "Economia sommersa e occupazione", in CNEL, Rapporto sul mercato del lavoro 1997-2001, luglio 2002. 272 ISTAT, La misura dell'economia sommersa secondo le statistiche ufficiali, "Conti nazionali-Statistiche in breve", 5 ottobre 2004. 273 L'inclusione di questa voce inafferrabile e l'approccio basato sulla domanda di moneta elevano sensibilmente le stime del sommerso prodotte dall'Osservatorio sull'economia sommersa dell'Università di Linz, diretto da Friedrich Schneider, e contestate da fonti autorevoli oltreché dal Fondo monetario internazionale. Vedi anche M. Bovi, The nature of the underground economy: some evidence from Oecd countries, Isae, Documento di lavoro n. 26, 2002. 191
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