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Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez

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Legge n. 30 rende effettivo l’ingresso dei privati nell’opera di<br />

intermediazione 308 .<br />

Per questa strada si giunge ai Decreti Legislativi n. 297 <strong>del</strong> 2002 e n. 276<br />

<strong>del</strong> 2003, che definiscono un quadro ormai compiuto <strong>del</strong> nuovo assetto,<br />

sebbene un livello di attuazione accettabile sia ancora lontano. Alla rapida<br />

trasformazione <strong>del</strong> sistema non hanno giovato, da un lato, i troppi<br />

adempimenti contemporanei che si sono accavallati 309 , e dall’altro gli ostacoli<br />

che forti incrostazioni e limitate risorse hanno posto al raggiungimento di<br />

traguardi senz'altro ambiziosi.<br />

L’implementazione dei compiti attribuiti ai servizi pubblici, ad esempio, si<br />

è accompagnata a una significativa riduzione <strong>del</strong> personale a disposizione; e<br />

soltanto nel tempo le Amministrazioni periferiche hanno potuto integrare gli<br />

organici, ma quasi sempre utilizzando risorse a “scadenza prefissata” (Fondi<br />

europei). La stessa attribuzione di un ruolo rilevante alla Borsa continua<br />

nazionale <strong>del</strong> lavoro fa seguito all'insuccesso di vari tentativi miranti a creare<br />

un sistema informativo standard, che tuttora contrasta con la realtà altamente<br />

frammentata, quando non con l’assenza, <strong>del</strong>le soluzioni adottate in sede locale.<br />

Vediamo dunque come si presenta oggi la situazione dei servizi all’impiego,<br />

a 5 anni dall’effettivo decentramento <strong>del</strong>le strutture pubbliche e nella<br />

fase in cui l’intermediazione privata sembra poter iniziare a esercitare un<br />

proprio ruolo dopo la rimozione <strong>del</strong> "vincolo <strong>del</strong>l’oggetto sociale esclusivo” per<br />

le società di lavoro interinale 310 e all’esordio dei nuovi soggetti creati dalla<br />

"riforma Biagi".<br />

2. I SERVIZI PUBBLICI<br />

La riorganizzazione e la ridefinizione dei compiti dei servizi pubblici per<br />

l’impiego sono state improntate all’affermazione di una logica di servizio<br />

all’utenza (sia essa di lavoratori o di imprese) capace di soppiantare il<br />

prevalente approccio burocratico che li aveva contraddistinti in passato. La<br />

soppressione <strong>del</strong>le liste di collocamento e la ridefinizione <strong>del</strong> concetto di<br />

disoccupato hanno aperto la strada allo sviluppo di servizi diretti agli utenti che<br />

si dichiarano immediatamente disponibili al lavoro, servizi che i Centri per<br />

l’Impiego (Cpi) sono tenuti a fornire con tempi predefiniti dal Decreto<br />

Legislativo n. 297 <strong>del</strong> 2002. Accanto dunque ai tradizionali adempimenti<br />

amministrativi 311 e al rafforzamento di alcune attività di mediazione tra<br />

308<br />

Vedi A. Gandiglio, “La riforma dei servizi pubblici per l’impiego”, in ISAE, Rapporto annuale 2004<br />

sull’attuazione <strong>del</strong> federalismo, febbraio 2004; ISFOL, Il punto su… La riforma Biagi: i Servizi e i Centri<br />

per l’impiego (www.isfol.it), che contiene anche una scheda sulle principali leggi in materia emanate<br />

dalle Regioni.<br />

309<br />

Alla caduta <strong>del</strong> monopolio e alle nuove attribuzioni ai Servizi per l’impiego si sommano: il<br />

trasferimento <strong>del</strong>le competenze in sede locale, la mancata operatività di un Sistema informativo <strong>del</strong><br />

lavoro nazionale, la continua produzione legislativa in materia lavoristica e formativa, e la necessità di<br />

far maturare una nuova professionalità degli operatori.<br />

310<br />

A seguito <strong>del</strong>la Legge n. 30 <strong>del</strong> 2003 sono abrogati l’art. 2 <strong>del</strong>la Legge n. 196 <strong>del</strong> 1997 che richiedeva<br />

l’esercizio in forma esclusiva <strong>del</strong>l’attività di fornitura di lavoro temporaneo, nonché l’art. 10 comma 3<br />

<strong>del</strong> decreto legislativo n. 469 <strong>del</strong> 1997, secondo il quale i soggetti esercitanti attività di mediazione<br />

dovevano svolgere in forma esclusiva tale attività: vedi G. Falasca, “I soggetti privati autorizzati a<br />

svolgere i servizi per l’impiego e la somministrazione di manodopera”, in M. Magnani e P.A. Varesi (a<br />

cura di), Organizzazione <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro e tipologie contrattuali, Torino, Giappichelli, 2005.<br />

311<br />

In primo luogo la registrazione <strong>del</strong>le comunicazioni obbligatorie <strong>del</strong>le imprese, che costituisce una<br />

parte cospicua <strong>del</strong> carico di lavoro, ridotto assai parzialmente con l’introduzione <strong>del</strong>le procedure di<br />

214

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