Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez

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Tasso di disoccupazione 18 15 12 9 6 3 0 Graf. 2 - Tasso di disoccupazione e quota di assunzioni di extra-comunitari per regione, 2004 SIC CAM PU CAL SAR BAS MOL LAZIO ABR ITALIA LIG PI MAR TOS UM VEN VDA ER FVG LOM - 6 12 18 24 30 36 Quota di assunzioni di extracomunitari sul totale Analizzando la presenza di lavoratori immigrati nel mercato del lavoro italiano, non si può trascurare la possibile relazione tra questa e l’intensità e la diffusione del lavoro sommerso. Il mercato infatti può essere alimentato dalla presenza clandestina o irregolare di stranieri: in tal caso il “lavoro nero” è l’unica chance a disposizione dell’immigrato determinato a lavorare; non mancano le presenze di stranieri impiegati nell’economia sommersa nonostante il regolare permesso di soggiorno. 199 Il confronto tra la dinamica messa in luce dalla crescita degli assicurati presso l’Inps e le stime Istat sul lavoro irregolare degli stranieri non residenti 200 , consente di cogliere il parziale trade-off tra regolarizzazioni e lavoro sommerso (Graf. 3). Dai dati Istat si ricava che l’ultima regolarizzazione può aver abbassato di circa un terzo la quota di stranieri non residenti impegnati in lavori irregolari (da 600 a 400 mila). Per le regolarizzazioni precedenti, l’effetto sembra invece essere stato un contenimento del volume di lavoro straniero irregolare: ciò implica che i regolarizzati sono stati velocemente rimpiazzati da nuovi irregolari. 199 M. Livi Bacci (a cura di), L’incidenza economica dell’immigrazione, Giappichelli, Torino, 2005. 200 Istat, La misura dell’occupazione non regolare nelle stime di contabilità nazionale: un’analisi a livello nazionale, regionale e retrospettiva a partire dal 1980. Anni 1980-2002, Roma, 29 dicembre 2004: www.istat.it. TAA 138
Graf. 3 - Immigrati occupati regolari (Inps) e unità di lavoro irregolari (Istat) 1992-2002 1.400.000 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 0 Occupati regolari assicurati Unità di lavoro irregolari 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Nota: INPS, assicurati con almeno un contributo nel corso dell'anno; istat, stime su unità di lavoro irregolari di stranieri non residenti. Occorre aggiungere che anche per i regolarizzati non è garantita automaticamente una stabile inclusione nel lavoro regolare: una volta ottenuta la regolarizzazione della presenza, nonostante l’assetto normativo sia divenuto sempre più costrittivo nell’associare lavoro regolare e presenza regolare, le modalità di elusione e di aggiramento non mancano: “scivolare” nel lavoro irregolare 201 è un’evenienza tutt’altro che improbabile 202 . Ne è una riprova indiretta il peso consistente di immigrati in possesso di regolare permesso di soggiorno tra i lavoratori irregolari accertati a seguito di ispezione degli organi di controllo (Inps, Direzioni provinciali del Ministero del Lavoro, Inail) 203 . Come ben si vede, pur dando atto degli innegabili anche se lenti progressi maturati negli ultimi anni, il quadro conoscitivo sul ruolo, le caratteristiche e l’evoluzione del lavoro degli immigrati presenta ancora consistenti lacune statistiche di base, soprattutto per l'insufficiente sistematicità dei dati nonché per la loro confrontabilità nel tempo (tra anni diversi) e nello spazio (tra aree diverse). Si è ancora in una situazione di forte dipendenza dalle fonti amministrative, con tutti i problemi che il loro utilizzo comporta. Questa situazione ha consentito a osservatori poco scrupolosi di imputare agli immigrati ciò che pare difficile spiegare negli andamenti 201 Si parla di “carsismo contributivo” da cui si riemerge nelle fasi di rinnovo del permesso di soggiorno: INPS-Caritas, Immigrazione e collaborazione domestica, op. cit. 202 Un’analisi dei percorsi lavorativi di circa 10.000 immigrati regolarizzati in Veneto ha messo in luce elevate probabilità che il rapporto di lavoro all'origine della regolarizzazione non sia di lunga durata: infatti a circa un anno dalla regolarizzazione soltanto il 40% risultava ancora occupato presso il datore di lavoro che aveva attivato la procedura: B. Anastasia, S. Bragato e M. Rasera, Dopo la ‘grande regolarizzazione’ del 2002. Percorsi lavorativi degli immigrati e impatto sul mercato del lavoro, in M. Barbagli, A. Colombo e G. Sciortino, op. cit. 203 Nel 2002 i servizi ispettivi del Ministero del Lavoro hanno svolto attività di vigilanza su 21.431 aziende, trovando occupati 12.444 lavoratori non comunitari: di essi il 54,6% era in regola; il 31,9% presentava irregolarità contributive pur essendo in regola quanto al soggiorno; e il 17,9% era sprovvisto di permesso di soggiorno: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Documento programmatico relativo alla politica dell’immigrazione e degli stranieri, op. cit., pag. 34. 139
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