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Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez

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Graf. 2 - Tassi di occupazione <strong>del</strong>le donne 25-64enni per livello d'istruzione<br />

Alto Medio Basso<br />

Danimarca Gran Bretagna Italia Nord Sud<br />

FONTE: ISTAT, INDAGINE SULLE FORZE DI LAVORO, SERIE RICOSTRUITA<br />

Ciò conferma che, anche dopo la forte crescita dal 1995 al 2003, il ritardo<br />

<strong>del</strong>l’occupazione femminile in Italia rispetto alla media europea continua a<br />

concentrarsi nelle donne meno istruite, che restano ancora molte soprattutto<br />

nel Mezzogiorno e nelle classi di età meno giovani. Per raggiungere gli obiettivi<br />

fissati dal <strong>Consiglio</strong> europeo di Lisbona occorre quindi principalmente<br />

aumentare l’occupazione <strong>del</strong>le donne non istruite nel Mezzogiorno, proprio<br />

quelle più soggette allo scoraggiamento e ai vincoli culturali <strong>del</strong>la famiglia<br />

tradizionale.<br />

4. LA GRANDE IMPORTANZA DEL LAVORO A TEMPO PARZIALE<br />

L’analisi comparativa e storica ha mostrato un indubbio contributo <strong>del</strong><br />

part-time allo sviluppo <strong>del</strong>l’occupazione femminile. Per i 14 Paesi vecchi<br />

membri <strong>del</strong>l’Unione Europea esiste un’apprezzabile relazione tra tasso di<br />

occupazione <strong>del</strong>le donne e quota di lavoro a tempo parziale: i Paesi in cui il<br />

part-time è più diffuso sono anche quelli in cui le donne sono più occupate, e<br />

viceversa 144 . Quanto all’andamento nel tempo, in quasi tutti i Paesi sviluppati e<br />

quasi senza soluzione di continuità l’occupazione femminile è cresciuta in larga<br />

misura grazie alla sempre maggiore diffusione <strong>del</strong> tempo parziale tra le donne.<br />

La principale eccezione a tale tendenza era costituita appunto dall’Italia, ove il<br />

forte aumento <strong>del</strong>l’occupazione femminile negli anni Settanta e Ottanta era<br />

avvenuta senza una parallela crescita <strong>del</strong> part-time. Ciò costringeva a cercare<br />

altri fattori per spiegare la possibilità di conciliare la crescente “doppia<br />

presenza” <strong>del</strong>le donne italiane nel lavoro retribuito e in quello familiare: dalla<br />

caduta <strong>del</strong>la natalità al ricorso all’aiuto dei genitori. La situazione muta<br />

radicalmente negli anni Novanta, poiché la nuova stagione <strong>del</strong>la crescita<br />

<strong>del</strong>l’occupazione femminile è profondamente segnata dalla diffusione <strong>del</strong> lavoro<br />

a tempo parziale.<br />

144 Vedi ancora E. Reyneri, Sociologia <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro, op. cit.<br />

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