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Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez

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Limitato è il peso <strong>del</strong>le figure più legate a Internet e con maggiore livello<br />

tecnico, mentre è rilevante quello <strong>del</strong>le figure con compiti di gestione e di<br />

manutenzione ordinaria. Non c’è carenza di mestieri, anche perché la dinamica<br />

occupazionale <strong>del</strong>le imprese è complessivamente negativa, per cui non sono<br />

segnalate difficoltà di reperimento.<br />

Figure professionalmente strategiche nei settori Ict sono: analisti di<br />

sistemi, programmatori-analisti ed esperti sicurezza web, mentre quelle dei<br />

settori non Ict sono: programmatori-analisti, addetti installazione e<br />

manutenzione, designer e grafici. Elevata è la mobilità e molte sono le<br />

occasioni formative per la mano d’opera. Resta elevata la stratificazione<br />

gerarchica e persistente la discriminazione di genere (benché 6 donne su 10<br />

siano laureate). Fra i requisiti richiesti pesano molto le competenze-chiave,<br />

mentre sembrano meno rilevanti il livello formale <strong>del</strong>l’istruzione e l’esperienza<br />

accumulata in azienda.<br />

Interessante l'attenzione data dalla Commissione Europea al digital divide<br />

di genere nel campo <strong>del</strong>l'informatica e <strong>del</strong>le reti. L'Europa a 15 ha in media il<br />

43,5% <strong>del</strong>la popolazione che usa Internet; questo dato è sceso al 41,4%<br />

quando l'Europa si è allargata a 25 Paesi. Il costo proibitivo dei personal<br />

computer - afferma un apposito Rapporto 49 - è uno degli ostacoli alla riduzione<br />

<strong>del</strong> digital divide e tocca alcuni nuovi Stati membri dove l'uso di Internet è<br />

impedito appunto dalla mancanza <strong>del</strong> computer a casa (sebbene nelle zone<br />

rurali difettino anche i collegamenti). Ciò nonostante, tutti i nuovi Stati membri<br />

hanno oltre il 25% <strong>del</strong>la popolazione che usa Internet, e alcuni di loro hanno<br />

quote più consistenti. L'Estonia con il 44% e la Slovenia con il 41,7% battono<br />

molti Stati <strong>del</strong>l'Europa a 15.<br />

La significativa notizia data nel Rapporto è che negli ultimi tre anni le<br />

donne hanno superato gli uomini nell'utilizzo di Internet. Anche quelle superiori<br />

a 55 anni hanno incrementato i propri skill informatici, e questo trend sembra<br />

continuare. Tuttavia i meno istruiti e meno pagati non riescono ad afferrare<br />

l'occasione rapidamente come gli altri e ciò nega loro nuove opportunità.<br />

Istruzione, età e reddito restano le costanti <strong>del</strong> digital divide. Il Rapporto si<br />

conclude ribadendo che l'accesso a Internet e l'uso <strong>del</strong> computer possono<br />

aiutare le persone a sfuggire ed a evitare la povertà. Senza interventi mirati,<br />

l'Europa può diventare ancor più polarizzata fra "eInclusi" ed "eEsclusi". Fra le<br />

iniziative "eInclusive" a livello locale il Rapporto cita infine il progetto lanciato<br />

dal Comune di Roma e da Microsoft per incoraggiare le persone<br />

ultrasessantenni a contrastare in rete la propria solitudine.<br />

6. LA RICERCA DEL LAVORO<br />

L'Isfol ha svolto una indagine sulla ricerca <strong>del</strong> lavoro da cui si possono<br />

ricavare alcune notizie utili 50 . Degli oltre 3 milioni di persone in cerca di lavoro,<br />

quasi il 60% si sono dichiarate disoccupate (quelle rilevate dall'Istat erano<br />

poco più di 2 milioni nel 2003 e poco meno nel 2004), il 20% erano studenti, il<br />

18% casalinghe e il rimanente stagisti, tirocinanti, pensionati e militari di leva.<br />

49<br />

European Commission, Inclusion revisited: the local dimension of the Information Society, Bruxelles, 5<br />

febbraio 2005.<br />

50<br />

ISFOL, Rapporto 2004, op. cit., pag. 158 segg.<br />

30

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