Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez
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Tasso di<br />
occupazione totale<br />
15-64 anni<br />
Tasso di occupazione<br />
femminile 15-64 anni<br />
Tasso di occupazione<br />
55-64<br />
2003 distanza 2003 distanza 2003 distanza<br />
Slovacchia 57,7 12,3 52,2 7,8 24,6 25,4<br />
Slovenia 62,6 7,4 57,6 2,4 23,5 26,5<br />
Spagna 59,7 10,3 46,0 14,0 40,8 9,2<br />
Svezia 72,9 > 71,5 > 68,6 ><br />
Ungheria 57,0 13,0 50,9 9,1 28,9 21,1<br />
Italia 56,1 13,9 42,7 17,3 30,3 19,7<br />
Nord Ovest 63,3 6,7 52,3 7,7 26,0 24,0<br />
Nord Est 63,8 6,2 52,0 8,0 29,0 21,0<br />
Centro 59,2 10,8 46,9 13,1 33,4 16,6<br />
Sud 44,7 25,3 27,5 32,5 33,9 16,1<br />
Isole 43,3 26,7 26,1 33,9 30,6 19,4<br />
FONTE: ELABORAZIONI CNEL SU DATI EUROSTAT<br />
Il ritardo complessivo che la media italiana presenta nel tasso di occupazione<br />
è aggravato dalle notevoli differenze geografiche fra le varie aree. Al Nord<br />
mancano poco più di 6 punti percentuali per giungere al traguardo <strong>del</strong> 70%,<br />
cosa non impossibile se la congiuntura economica lo permette 223 ; al Centro<br />
mancano invece 10 punti; al Sud e nelle Isole il distacco supera addirittura i 25<br />
punti. Nell’intero Mezzogiorno il tasso di disoccupazione era ancora <strong>del</strong> 17,7%<br />
nel 2003, pur avendo registrato una riduzione sostanziosa (nel 1999 era <strong>del</strong><br />
22%); ciò influenza le possibilità e le probabilità che emergano spinte ad una<br />
maggiore partecipazione al mercato <strong>del</strong> lavoro, per lo meno, a quello regolare.<br />
Più lontano risulta l’altro obiettivo di Lisbona: all’innalzamento <strong>del</strong> tasso di<br />
occupazione femminile sopra il 60%, livello a cui sono già vicini o addirittura<br />
sono giunti vari Paesi, mancano ancora 17 punti nella media generale, e oltre<br />
30 punti nel Sud e nelle Isole. In compagnia <strong>del</strong>l’Italia stanno la Polonia, la<br />
Grecia e la Spagna, con la quale ultima condividiamo il vanto <strong>del</strong>la migliore<br />
performance europea dal 1997.<br />
Cosa dire <strong>del</strong>la possibilità <strong>del</strong>l’Italia di raggiungere la soglia <strong>del</strong> 50%,<br />
obiettivo europeo per il tasso di occupazione dei 55-64enni? Mancano quasi 20<br />
punti, e il miglioramento rispetto al 1997 (2 punti) è stato assai meno<br />
significativo degli altri traguardi cui il Paese si è ultimamente avvicinato.<br />
Tuttavia, altri Paesi sono indietro di 8-9 punti rispetto alla media <strong>del</strong>l’Unione<br />
Europea (sia a 15 che a 25 Paesi), ma questa non è una consolazione. Va<br />
semmai notato che la distanza dalla soglia fissata a Lisbona è maggiore proprio<br />
nelle Regioni settentrionali, dove i tassi di occupazione dei 55-64enni sono<br />
“sotto” di 21 punti nel Nord-Ovest e di 24 punti nel Nord-Est, mentre lo sono<br />
“soltanto” di 16 punti nel Centro e di 19 nel Mezzogiorno.<br />
4. CONCLUSIONI<br />
In Italia l’invecchiamento <strong>del</strong>la popolazione è più rapido che nel resto<br />
<strong>del</strong>l’Unione, anche perché il nostro è un Paese fra i più longevi: è il quarto al<br />
mondo per aspettative di vita. Il tasso di dipendenza degli anziani, cioè il<br />
223<br />
Il 2004 ha segnato peraltro una battuta d’arresto nel progresso degli indicatori, come ampiamente<br />
illustrato nell’Introduzione a questo Rapporto.<br />
153