Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - Formez

Uno degli obiettivi della riforma era proprio quello di fluidificare
ulteriormente la somministrazione di lavoro temporaneo, abolendo il vincolo
dell’oggetto sociale esclusivo e mantenendo una favorevole asimmetria nelle
procedure di autorizzazione. Si è dunque rivelata giusta la previsione che le ex
agenzie di lavoro interinale si sarebbero mostrate in grado di rispondere
velocemente, grazie all’esperienza maturata, alle sollecitazioni provenienti dal
mercato grazie alla riforma 103 . Purtroppo lo spazio in più che la riforma ha dato
loro, dopo quello che avevano saputo conquistarsi, non sembra sia stato
sottratto all'area del reclutamento informale, che infatti non ha subito alcuna
erosione, ma semmai ai Centri per l’Impiego e agli altri soggetti titolari della
funzione di matching domanda-offerta.
3. UN SISTEMA DI RECLUTAMENTO SCARSAMENTE EFFICIENTE
Questo dato va inquadrato in una considerazione sull'efficienza del nostro
mercato del lavoro, che porta ad aggiungere alcune preoccupazioni a quelle
classiche riguardanti le distorsioni e gli ostacoli nei processi allocativi.
Dalla citata inchiesta Isae del dicembre 2004 emerge un fatto: le imprese
che hanno effettuato assunzioni nel corso del 2004 sono risultate assai più
numerose di quelle che lo avevano preventivato dodici mesi prima: il 45,3%
contro il 25,7%. Ciò si sarebbe potuto considerare fisiologico se fosse avvenuto
in coincidenza con una fase di crescita accelerata della produzione e del
reddito, tale da far rivedere al rialzo le stime di fatturato. Così purtroppo non è
stato, e anzi la crescita effettiva nel 2004 è stata largamente al di sotto delle
previsioni di inizio anno. Il fenomeno è quindi da attribuire, almeno in parte, a
un deficit di programmazione e a una carente politica di human resources. Ci si
chiede pertanto se nelle condizioni del post-fordismo e di una crescita stentata
le imprese abbiano una adeguata capacità di valutare e di far crescere le
competenze, o se viceversa non abbiano difficoltà sia nel fidelizzare e nel
coinvolgere i dipendenti più dotati nella vita e nelle sorti dell’impresa, sia nello
scongiurare l’abbandono della vita lavorativa da parte dei dipendenti che non
riescono a conciliarla con gli impegni della vita extra-lavorativa.
Questa preoccupazione trova qualche riscontro nel quadro di vivace
mobilità del lavoro che si può desumere dai dati di fonte amministrativa forniti
dal “contatore” Inail, pur con i limiti che possono presentare 104 . Se si guarda
all’andamento degli ultimi tre anni si nota che, nonostante il rallentamento dell’occupazione
(da cui viene la progressiva riduzione del saldo tra entrate e
uscite), le assunzioni restano attestate a un livello superiore a 6,5 milioni.
103
P. Sestito, “Riforma del mercato del lavoro e compatibilità economica”, in M. Tiraboschi (a cura di), La
riforma Biagi, op. cit., pag. 441.
104
Vedi "I dati sull'occupazione e il «contatore» dell'Inail”, in CNEL, Rapporto sul mercato del lavoro 2002,
luglio 2003.
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