Una parola tira l'altra - AM Cirese
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I PROVERBI DI PREFERENZA 122<br />
INDESIDERATA<br />
NEUTRA ≡ G = = [x | Ψ (k x) = 0]<br />
Varrà dunque per noi che dire "le tali cose sono 'mala' oppure 'indesiderata' "<br />
equivale semplicemente a dire che le cose in questione sono elementi dell'insieme G<br />
così come è stato definito; ed altrettanto vale per 'bona' 'neutra' ecc.<br />
Può essere utile indicare più direttamente alcune caratteristiche dei tre sottoinsiemi di<br />
V determinati da Ψ<br />
Innanzi tutto notiamo che G + , G = , G possono essere considerati come gli elementi di<br />
una famiglia G (oppure, per ragioni tipografiche, fmG):<br />
G ≡ fmG = { G + , G = , G - }<br />
Come è evidente, rispetto a ciascuna situazione data, fmG costituisce una copertura e<br />
un ritaglio dell'insieme V degli eventi; essa cioè è una partizione di V in tre<br />
sottoinsiemi mutuamente esclusivi:<br />
Si ha infatti che<br />
∪ fmG = V : la grande riunione su fmG è la classe totale V<br />
∩ fmG = Λ : la grande intersezione su fmG è la classe vuota (ed<br />
altrettanto vale per l'intersezione complessa rafforzata fmG ∩ che<br />
riguarda gli elementi di fmG presi a due a due).<br />
Il tutto significa più semplicemente che tutti gli eventi dell'insieme V sono elemento<br />
di uno o dell'altro dei sottoinsiemi G + , G = , G − , e che nessun evento può mai essere,<br />
rispetto alla stessa situazione, bonum e contemporaneamente malum, bonum e<br />
contemporaneamente neutrum, neutrum e contemporaneamente malum (opp.<br />
desiderato e neutro, desiderato e indesiderato, neutro e indesiderato).<br />
Quanto siamo venuti dicendo circa gli eventi dell'insieme V può trasferirsi senza<br />
inconvenienti alle proposizioni p, q, ecc. che descrivono quegli eventi. Quindi, così<br />
come diciamo che x e y sono bona o mala ecc., potremo anche dire che p e q<br />
rappresentano eventi bona, mala ecc. , o anche più sommariamente che 'p o q sono<br />
bona, mala, neutra.