Una parola tira l'altra - AM Cirese
Una parola tira l'altra - AM Cirese
Una parola tira l'altra - AM Cirese
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
(1) Chi tace acconsente<br />
(2) Chi rompe paga<br />
È del tutto evidente che (1) e (2) hanno organizzazione grammaticale identica;<br />
inoltre sono ambedue riducibili con grande facilità ad una unica forma astratta: "se...,<br />
allora...".<br />
(1') Se taci, acconsenti<br />
(2') Se rompi, paghi<br />
Questa forma astratta può essere simboleggiata con una freccia → interposta<br />
tra i simboli che rappresentano gli elementi tra cui si stabilisce la connessione: per<br />
esempio<br />
p → q<br />
e cioè "se p allora q" (se p è vero, allora q è vero); oppure:<br />
Ax → Bx<br />
e cioè "se x è A, allora x è B" (se x è tacente, allora x è consenziente;<br />
se x è rompente, allora x è pagante, e simili).<br />
C'è tutto un vasto gruppo di "proverbi" che mostra con immediatezza questa<br />
forma "se, allora":<br />
Chi disprezza compera<br />
Chi troppo vuole nulla stringe<br />
Chi la fa l'aspetti<br />
Chi di spada ferisce, di spada perisce ecc.<br />
Ma il "se allora" è riconoscibile agevolmente anche in espressioni che non<br />
sono grammaticalmente costruite come quelle viste fin qui. Si consideri ad esempio:<br />
(3) Bue vecchio, solco dritto<br />
È abbastanza facile anche qui normalizzare l'espressione nello schema "se,<br />
allora": se il bue è vecchio, allora il solco è dritto. Tuttavia esiste una differenza: in<br />
(1) e (2) si predicano due diverse azioni d uno stesso soggetto; in (3) si predicano due<br />
azioni di due soggetti diversi:<br />
(1) Tx → Ax: se x tace, allora x acconsente<br />
(2) Rx → Px: se x rompe, allora x paga<br />
(3) Vx → Dy: se x (bue) è vecchio, allora y (solco) è dritto<br />
Si può avere ancora un caso diverso da tutti i precedenti:<br />
(4) Tale il padre, tale il figlio<br />
34