Una parola tira l'altra - AM Cirese
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WELLERISMI E MICRO-RÉCITS 91<br />
serie di manifestazioni anche molto remote tra ]oro; l'inverso ovviamente si<br />
verificherebbe se scegliessimo una nozione del tipo nfG o comunque vicina ad esso.<br />
Se dunque giovasse in qualche modo a collocare consapevolmente entro un quadro<br />
generale la nozione che si assume come strumento di comparazione e omologazione<br />
dei fatti transculturali, e se cioè desse un sia pur modesto aiuto per garantirci meglio<br />
contro l'arbitraria estensione di categorie e nozioni nostre a situazioni troppo distanti<br />
nel tempo o nello spazio per non costituirsi come altre, allora potremmo considerare<br />
non completamente inutile il lavoro svolto.<br />
Naturalmente l'impresa vera resta poi quella della identificazione dei contenuti<br />
effettivi delle definizioni, e cioè quella dell'inventario delle qualità che di volta in<br />
volta costituiscono il supporto fG. In proposito la nostra costruzione offre una<br />
intelaiatura provvisoria che mentre da un lato può fornire un mezzo di primo<br />
accostamento, dall'altro, si propone come ipotesi anche radicalmente modificabile: se<br />
non forse nella sua distinzione tra qualità esterne fE e qualità interne fJ, certo nella<br />
sua distinzione tra qualità interne formali fH e qualità interne contenutistiche fK (è<br />
appena il caso di aggiungere che una eventuale modificazione in questo settore<br />
potrebbe essere riportata nel quadro formale conclusivo senza comportarne<br />
necessariamente la caduta: sarebbe da riscriverlo nei termini delle nuove distinzioni o<br />
eventualmente da ridurlo solo alla notazione in termini di fJ ed fE).<br />
Ma il punto più delicato, in questo settore, resta evidentemente quello della<br />
identificazione dei significati effettivi da assegnare alle qualificazioni che di volta in<br />
volta compaiono nel supporto fG: brevità, arguzia, stringatezza, incisività, concisione<br />
ecc.<br />
Si aprono qui problemi di notevole complessità che ora non è possibile affrontare. E'<br />
comunque opportuno notare che, almeno in prima istanza, lo scopo non sarebbe<br />
quello di stabilire i valori delle qualificazioni al di fuori degli oggetti cui si<br />
riferiscono: non si tratterebbe cioè di stabilire che cosa siano in genere la brevità o<br />
l'arguzia, ma invece di riconoscere che cosa esse significhino o che cosa possono