Una parola tira l'altra - AM Cirese
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analoga osservazione (pur se combinata con le considerazioni di metro) vale anche<br />
per (c) "bandiera vecchia, onor di capitano".<br />
Ma il margine di funzione autonoma (e per altri aspetti gratuita) della<br />
simmetria sembra abbastanza ridotto. Ciò appare particolarmente evidente nel caso<br />
dei testi a due elementi (e dunque simmetrici). Infatti sono a due elementi (e perciò,<br />
ripetiamolo, in apparenza simmetrici allo stesso modo) sia:<br />
Fratelli flagelli<br />
Parenti serpenti<br />
Sposa spesa<br />
sia i risultati delle soppressioni operate su (b) e (c):<br />
Esperienza madre<br />
Bandiera onor<br />
e tuttavia l'effetto complessivo è profondamente diverso, come<br />
ognuno sente. Il fatto è che nel gruppo di "fratelli, flagelli" la<br />
simmetria esterna è l'espressione di una congiunzione-disgiunzione<br />
più profonda che viceversa non esiste in "esperienza, madre" e in<br />
"bandiera, onor".<br />
2.44. I livelli identificati, i "modelli" e la critica letteraria<br />
Anche se in linea di prima (e grossolana) approssimazione, l'esame condotto<br />
sembra sufficiente a mostrare l'esistenza e la necessità di diversi livelli di analisi.<br />
Sostanzialmente il punto centrale (da accettare, respingere o modificare) è il<br />
seguente:<br />
se un tipo di analisi, che per comodità chiameremo G, ci dà conto di<br />
alcune differenze esistenti tra due o più testi, ma non consente di<br />
descrivere e motivare altre differenze che tuttavia percepiamo (e<br />
cioè include nello stesso gruppo testi che sono identici rispetto a G<br />
e tuttavia presentano ulteriori diversità cui G è indifferente),<br />
allora deve esistere almeno un altro tipo di analisi, diciamo L, capace<br />
di dar conto di tali differenze;<br />
se poi L risulta insufficiente a descrivere ed a motivare altre differenze<br />
che eventualmente continuino ad essere percepite all'interno dei<br />
gruppi omogenei rispetto ad L,<br />
allora esisterà un ulteriore tipo di analisi, diciamo S, adeguato alla<br />
descrizione delle differenze cui L è indifferente,<br />
e così via lungo una serie di F, R, ecc., che si suppone finita, anche se<br />
per il momento non determinata in tutti i suoi elementi e nel loro<br />
preciso rapporto, e che mentre da un lato nasce dai concreti<br />
problemi di identificazione sollevati al livello empirico dai testi (e<br />
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