Una parola tira l'altra - AM Cirese
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WELLERISMI E MICRO-RÉCITS 93<br />
che cosa debba invece cadere sotto <strong>l'altra</strong>, la distinzione tra qualità formali e qualità<br />
contenutistiche torna preliminarmente utile; ed il settore al quale ci si dovrà volgere<br />
sarà dunque quello che abbiamo indicato con fH.<br />
Così facendo, la nozione di proverbio che si verrà ad assumere potrebbe indicarsi<br />
come segue:<br />
( UfH) u (UfK) u (UfE)<br />
(nfH) u ( UfK) u (UfE)<br />
Il che comporta una conseguenza che va resa esplicita. Se il settore assunto ad<br />
oggetto d'investigazione è così delimitato<br />
U fH<br />
nfH<br />
è evidente che ne restano esclusi molti testi pur considerati proverbi<br />
per altri rispetti, e che vi rientrano molti testi che invece non sono<br />
considerati tali: può restarne escluso il testo toscano già più sopra<br />
ricordato ("Il beccaio non ama il pescatore" che sembra collocarsi<br />
tutto nel settore della riunione di fK ed fE), e possono rientrarvi<br />
invece le massime o i detti celebri, anche se non «passati in<br />
proverbio». Tutto ciò non significa, naturalmente, che non possano o<br />
non debbano operarsi altre e ben diverse delimitazioni dell'oggetto<br />
proverbio. Si può scegliere ad esempio il settore<br />
U fK<br />
nfK<br />
e cioè quello dei contenuti (morali o immorali, cinici o benpensanti,<br />
qualunquistici o progressivi ecc.). Ed è ricerca indubbiamente<br />
importante, anche se resta decisivo l'accertamento del legame che si