Una parola tira l'altra - AM Cirese
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I PROVERBI DI PREFERENZA 167<br />
regola del digiuno; che infine viola anche la regola della verità con l'affermazione<br />
fattizia “fegato = non-carne".<br />
Naturalmente non sto sostenendo che la storia del prete don Giovanni costituisca la<br />
sola origine del wellerismo Donno Janne; anzi non affermo neppure che ne<br />
costituisca l'origine. Può benissimo darsi che la storia del prete sia nata dal<br />
wellerismo, nato a sua volta da un'altra storia o magari anche da una situazione sociocontestuale<br />
ormai cancellata e dimenticata, e via dicendo. Mi limito ad affermare che<br />
il testo Donno Janne, in quanto tale, diviene comprensibile soltanto se si conosce una<br />
storia qualsiasi di cui potrebbe costituire una sorta di condensazione emblematica,<br />
oppure se si conoscono le condizioni socio-contestuali della sua enunciazione.<br />
Donno Janne dunque somiglia al Carbonaio: l'uno e l'altro hanno un legame con un<br />
racconto. Ma Il carbonaio è intelligibile anche se non si conosce la storia del<br />
carbonaio, ed anche se resta l’ambiguità tra derisione e compatimento; Donno Janne<br />
invece conserva una ambiguità assai vicina al nonsenso, ove non si conosca un<br />
qualche elemento extra-testuale.<br />
4. I due esempi che ci rimangono (e che chiamerò Donna Lena e Ottimo disse) sono<br />
diversi dai precedenti innanzi tutto per il fatto che presentano un terzo elemento che<br />
agli altri manca. Ecco infatti i testi:<br />
IV. E va bene! dicette Donna Lena quando vedette 'a figlia, 'a sora, 'a mamma, 'a<br />
gatta prena (incinta)<br />
V. Ottimo, disse il conte, e vomitò.<br />
Il quidam q non solo dice qualcosa (E va bene! oppure Ottimo), ma pronuncia il suo<br />
detto in relazione ad un qualche evento (quando vedette...) oppure lo fa seguire da<br />
una qualche azione (e vomitò).<br />
<strong>Una</strong> generica e ancora una volta intuitiva trasposizione in simboli potrebbe essere la<br />
seguente:<br />
L: « q: “d” » & q⇒A<br />
in cui & indica che in connessione con il detto d il quidam q ha compiuto o<br />
compie l’azione A (q⇒A).<br />
È del tutto evidente che la presenza di q⇒A - sia nella forma subordinata "quando ..."<br />
(IV), sia in quella coordinata "e ..." (V) - conferisce ai testi una unità simile a quella<br />
del Carbonaio, ma assegna loro una ben più accentuata autonomia rispetto alla<br />
indipendenza dai fatti extra-testuali: niente può essere tolto, e niente deve essere<br />
aggiunto.<br />
In effetti in Donna Lena (che ci offre anche un legame isofonico tra bene, Lena e<br />
prena) e in Ottimo disse si incontrano le opposizioni:<br />
IV: esprimere approvazione vs essere in situazione sgradevole<br />
V: apprezzamento verbale vs: disgusto reale